“Alla luce della recrudescenza dei reati di violenza sulle donne negli ultimi tempi, urge passare dalle parole ai fatti. Anche l’ultimo tragico episodio nel salernitano con l’uccisione di una 30enne per mano del suo ex fidanzato dimostra che ancora non è stato fatto abbastanza sul piano della prevenzione. Va bene il nuovo Piano nazionale per il contrasto della violenza di genere che mette a disposizione strumenti più efficaci sia per la punizione dei colpevoli sia per l’assistenza e il sostegno delle vittime, ma non basta. Bisogna sforzarsi per mettere le donne vittime di vessazioni quotidiane nelle condizioni di poter denunciare senza paura, prima che sia troppo tardi”. A dirlo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, è l’europarlamentare di Forza Italia, Isabella Adinolfi, rilanciando di fatto il suo impegno nel contrato alla violenza contro le donne.
“La migliore forma di prevenzione è l’educazione, a casa e a scuola - conclude l’eurodeputata - Eppure, ci ritroviamo spesso a ripetere queste parole, senza che si riesca a fare nulla di concreto per fermare queste stragi. Credo che bisogni alzare realmente il tiro, andando soprattutto nelle scuole, parlando ai ragazzi, insegnando loro la cultura del rispetto, che tu sia donna o uomo, bianco o nero, cristiano o ortodosso. E, poi, le pene devono essere certe, dando anche alle forze dell’ordine un potere maggiore nelle attività di prevenzione”.