“I cittadini salernitani, nella recente campagna elettorale, hanno mandato forte e chiaro un messaggio, lanciando appelli ai candidati al Consiglio comunale: più che gradire opere faraoniche, preferiscono la manutenzione delle opere pubbliche già esistenti. Il Comune ha fatto sapere che, grazie ad un finanziamento, è esecutivo il piano di piantumazione di altre 150 piantumature sulla viabilità urbana e questa notizia non può che trovare il mio gradimento.
Intanto, però, questa mattina nei pressi della Villa comunale, nel pieno centro cittadino, alcuni alberi sono stati divelti dalla forza del vento e dalle intemperie delle ultime ore. Per fortuna nessun passante è stato colpito, ma non possiamo continuare a sperare nella buona sorte”. Sono le parole di Catello Lambiase, capogruppo del M5S che continua: “Non è la prima volta che ci ritroviamo davanti ad episodi del genere e non possiamo scaricare la colpa sul vento.
Lo stato di incuria del verde pubblico è sotto gli occhi di tutti: i parchi pubblici sono chiusi e le note vicende giudiziarie (da metà ottobre) tengono in scacco la gestione del verde. Da molte parti della città mi arrivano denunce e richieste di “aiuto” per lo stato di pessima manutenzione degli alberi: alcuni intralciano la strada impedendo ai mezzi pubblici di transitare in sicurezza, altri coprono lampioni rendendo le strade buie, altri ancora rischiano di raggiungere i balconi e le finestre dei cittadini.
Non abbiamo altra possibilità che portare le istanze dei salernitani nelle commissioni competenti. Nonostante gli avvisi dei cittadini e le denunce e/o appelli rivolti a polizia municipale e rappresentanti delle istituzioni, le risposte sono sempre le stesse: carenza di personale o difficoltà economiche del Comune. Non basta trovare una soluzione temporanea per ridare ai cittadini la possibilità di godere del verde pubblico e non è più rinviabile un piano straordinario di messa in sicurezza delle alberature urbane. Quello che è successo stamane in pieno centro a Salerno è l’ennesimo monito che arriva dai possibili danni che l’incuria del verde può causare” conclude Lambiase.
(Foto di repertorio)