"Modificare il bando nazionale per la fibra ottica, introducendo le specifiche di competenze, per evitare che lo stabilimento Fos - Prysmian di Battipaglia esca fuori mercato in favore di analoghe e più competitive produzioni francesi. Lo chiederò, con una interrogazione al ministro dell’Innovazione tecnologica, Colao, appena saranno terminati gli adempimenti per l’insediamento del Presidente della Repubblica". Lo dichiara Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali.
"Il sito Fos Battipaglia - continua il parlamentare - dà lavoro a 900 persone, tra 300 diretti e 600 nell’indotto. Senza la modifica al bando nazionale, la società multinazionale Prysmian potrebbe spostare la produzione e i nuovi investimenti per 40 milioni di euro in Francia, che invece ha introdotto le specifiche, considera la fibra un asset strategico, e rende conveniente quella prodotta sul suo territorio. La modifica al bando nazionale va fatta rapidamente anche per salvaguardare ricerca e valore della fibra prodotta in Italia, contro materiali di minore qualità importati soprattutto dalla Cina. Difendere lo stabilimento Fos di Battipaglia significa tutelare direttrici di sviluppo del territorio e posti di lavoro", la presa di posizione dell'esponente di sinistra.
Sulla vicenda è intervenuto anche Piero De Luca, vicecapogruppo alla Camera del Partito democratico: "Si convochi subito un tavolo di confronto nazionale con Mise, Mitd e parti sociali per la concreta attuazione del piano di cablaggio italiano e la relativa strategia nazionale sulla fibra. Forti preoccupazioni desta in particolare, il bando nazionale per la fibra ottica, che non fa alcun riferimento alle specifiche di competenze rispetto alla qualità della fibra richiesta per gli interventi. Tutto ciò - argomenta il deputato salernitano - condurrebbe a premiare quasi certamente realtà industriali estere che, attraverso una concorrenza al ribasso, realizzano prodotti di minore qualità con costi estremamente ridotti, a discapito di aziende presenti sul territorio nazionale, con stabilimenti di eccellenza come quello Fos-Prysmian di Battipaglia, che non avrebbero la possibilità di rimanere concorrenziali e competitivi nel settore nei prossimi anni, mettendo a serio rischio la tenuta occupazionale dei siti italiani. Il solo stabilimento Fos-Prysmian Battipaglia dà lavoro a 300 dipendenti, cui si aggiungono più di 600 lavoratori legati all’intero indotto. La richiesta di un tavolo per ragionare sulle strategie italiane del piano nazionale di cablaggio e sul recente bando nazionale per la fibra ottica mira dunque a tutelare la produzione di qualità realizzata in Italia, ma soprattutto a difendere lo sviluppo del territorio e la difesa dei posti di lavoro di tante famiglie nel nostro Paese", conclude Piero De Luca.