"L'unico aggettivo per descrivere quell'applauso è disonorevole. Come rappresentante delle istituzioni chiedo scusa a tutte quelle persone che a ragione si sono sentite offese. Anche a me è capitato di esultare, come quando abbiamo approvato il Testo Unico sulle malattie rare, che ho reputato una conquista fondamentale. Ma qui non parliamo di nessuna conquista”. Così la deputata del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti a proposito del Ddl Zan affossato in Senato. Bilotti, membro della Commissione Giustizia all'epoca dell'approvazione del disegno di legge e protagonista di un appassionato intervento in aula a sostegno del documento firmato dal deputato Pd Alessandro Zan per inasprire le pene contro i crimini e le discriminazioni nei confronti di omosessuali, transessuali, donne e disabili, sarà presente, sabato 6 novembre alle 18, in piazza Sant'Agostino, a Salerno, alla manifestazione indetta da Arcigay.
Dopo tantissime piazze in Italia, anche i cittadini salernitani si riuniranno per protestare pacificamente contro “uno schiaffo ai diritti e alla democrazia”. Diritti negati al 62 per cento della popolazione Lgbt, “che ha confessato di non dichiarare il proprio orientamento sessuale per paura delle conseguenze, come purtroppo confermano diversi episodi di cronaca”, continua Bilotti.
“In questa circostanza buona parte della società ha dato prova di essere migliore di tanti rappresentanti del mondo delle istituzioni che dovrebbero imparare ad ascoltare le persone e a ricordarsi ogni giorno che sono dove sono per applicare la volontà popolare e non per altri fini”, incalza la deputata, che ha preso parte ai lavori parlamentari affinché il Ddl Zan potesse riuscire ad assolvere “a quello che ormai l'Europa ci chiede dal 2006”.
Bilotti insiste: “Non credo che la società italiana non sia pronta, piuttosto è la politica a peccare di onestà intellettuale. Il Parlamento ha lavorato affinché si arrivasse a un risultato unico. Ci sono state numerose occasioni per intervenire ed esprimere la propria opinione nelle sedi opportune, invece si è deciso di dare un messaggio così negativo alla popolazione. Il futuro? L'Italia è un Paese in cui storicamente si lotta per i diritti. Non dobbiamo arretrare di un passo, per questo è necessario educare i nostri figli alla lotta e alla resistenza quotidiana. Abbiamo il dovere di arare i campi della tolleranza affinché il seme dell'odio non trovi terreno fertile e per farlo è necessario estirpare concretamente comportamenti che istighino alla violenza. Nessuno, indipendentemente dall'appartenenza politica, può auspicare che accada questo”.
La deputata ricorda poi, come già fatto in aula, che l'orientamento sessuale è meritevole di riconoscimento giuridico ai sensi dell'articolo 2 della Costituzione e sulla base del secondo comma dell'articolo 3, che sancisce un principio fondamentale: è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono un doveroso sviluppo della persona.
“Non ho mai avuto dubbi sulla necessità di questo provvedimento. E per questo continuerò a battermi con tutte le mie forze e ad essere in prima linea, al fianco di quanti, in piazza o in altre sedi, decideranno di lavorare, in maniera concreta, per il ripristino dei diritti e per la tutela di persone che subiscono quotidianamente discriminazioni, dai luoghi di lavoro alla famiglia - conclude Bilotti - Spesso si sente ripetere che occorre mettere al centro la persona: al centro dei dibattiti, al centro dell'azione politica. Facciamo in modo che queste non restino solo parole, ma si traducano in azioni e in provvedimenti legislativi capaci di garantire la libertà e di tutelare chi è vittima ingiustificata di violenze”