Salerno: Comune vietato ai giornalisti, parte lo sciopero della fame

L'iniziativa di Rifondazione Comunista

salerno comune vietato ai giornalisti parte lo sciopero della fame
Salerno.  

Rifondazione Comunista di Salerno indice uno sciopero della fame di 24 h a rotazione per denunciare "l’ingiustificato attacco alla stampa da parte della nuova/vecchia giunta comunale. Fin dal giorno dell’insediamento di quest’ultima, infatti, l’accesso da parte degli organi d’informazione alla casa comunale è stato impedito, con evidente violazione dell’art. 21 della Costituzione e del sacrosanto diritto dell’opinione pubblica a essere informata. E ciò vieppiù in una fase storica come questa in cui le indagini della magistratura stanno squarciando il velo di Maya in cui è avvolta l’hippocratica civitas rivelando, così, il clima di intimidazione, di ricatto sistematico lavoro-voto che corrode dalle fondamenta la nostra tanto decantata “grandeur”, si legge nella nota del partito.

"La politica salernitana non può rivolgersi alla stampa solo quando ha bisogno della grancassa mediatica del potere per eternare le cento inaugurazioni della stessa opera o per millantare un paese di Bengodi che non c’è mai stato a queste latitudini. La stampa, in una città democratica, va tenuta in debita considerazione anche e soprattutto nella sua funzione preminente di “cane da guardia” del potere: quello stesso potere che, incarnazione eretica del credo patronale, considera Salerno cosa propria a cui badare con la stessa spregiudicatezza e arroganza con cui il feudatario di turno spadroneggia nel proprio possedimento; e tutto questo, negando l’evidenza di quelle “forme di condizionamento dell’attività amministrativa” (art. 143 e ss. del T.U degli enti locali) che potrebbero portare allo scioglimento del consiglio comunale - argomentano i promotori dell'iniziativa -. Rifondazione Comunista, quindi, in questo contesto in cui la “linea della palma” del malaffare sale sempre di più fino raggiungere le personalità apicali del potere politico di questa città, indice lo sciopero della fame per sostenere la libera stampa che, messa in condizione di svolgere finalmente il suo lavoro senza preclusione alcuna, possa informare capillarmente la pubblica opinione sui misfatti della classe politica e i lavoratori delle cooperative in agitazione circa il loro futuro prossimo. Va da sé che lo sciopero continuerà fino a quando i giornalisti non avranno nuovamente accesso al nostro Comune, la casa di tutti i salernitani, e finché non verrà ripristinata la libertà di stampa in questa città".