"Leggo sulle pagine di cronaca giudiziaria stralci degli inquietanti verbali delle indagini della procura di Salerno e dei chiari riferimenti alla “famiglia De Luca”. Per carità saranno illazioni e fantasie, anche taluni media “vicini” al presidente e al suo partito, non potendo proprio “nascondere” la notizia tengono a puntualizzare con più realismo del re l’estraneità del presidente. La cautela che si riserva con capo chino a taluni, mentre per altri si è costruito per anni fango sul nulla solo perché si è fuori dal sistema". Comincia così il post su facebook con il quale Luigi De Magistris torna a parlare dell'inchiesta giudiziaria che ha terremotato il Comune di Salerno.
"Se pensiamo alle inchieste, comunque, parliamo del nulla perché tutti sanno, anche i bambini, che non esiste in realtà alcun “sistema De Luca”. Tutti conoscono la correttezza politica e amministrativa della “famiglia De Luca”. Anche se è notorio a tutti che De Luca sia un uomo al di sopra di ogni sospetto, speriamo non della legge, però qualche domanda politica mi sarà pure consentita. Mica sarò perseguito per lesa maestà? Una la voglio fare alla consigliera regionale Valeria Ciarambino dei 5S. Consigliera, lei era quella che diceva che il movimento 5S era l’unico argine a De Luca. Cosa ha da dire oggi?", la feroce ironia dell'ex sindaco.
"Chiedo poi soprattutto a Roberto Fico, a Luigi Di Maio è inutile perché perderei solo tempo, se ha qualcosa da dire oppure vige il silenzio frutto del "patto del pollicione"? Caro Roberto che fine ha fatto la questione morale di cui più volte abbiamo discusso insieme? Sembra che anche l’ex ministro Provenzano, anche lui più volte “bullizzato” da Vincenzo De Luca, sia rimasto travolto dal “patto del pollicione”. “Provenzano tutto a posto?” Non servono più le parole, quando una foto ha detto tutto e messo tutto in ordine nulla c’è da aggiungere", conclude De Magistris.