Chiusa la partita per la riconferma al primo turno, per il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli ne è iniziata un'altra altrettanto complessa. La composizione della Giunta è tema che scotta e da trattare con la massima cautela per evitare i primi mal di pancia. Non a caso nelle ultime uscite pubbliche il riconfermato primo cittadino ha evitato di rilasciare dichiarazioni. Il numero di preferenze incassate potrebbe essere sicuramente il criterio da cui partire anche se comporterebbe una sorta di rivoluzione rispetto alla precedente assise. L'idea, dunque, è di riconfermare alcuni dei vecchi assessori (Mimmo De Maio all'Urbanistica, Luigi Della Greca al Bilancio e Angelo Caramanno allo Sport) e di portare a dieci il numero dei componenti. Alla finestra c'è sicuramente il Partito Socialista Italiano che, con l'8% conquistato, è il primo partito in città. Il gruppo guidato dal segretario nazionale Enzo Maraio vuole evitare le querelle del passato ed ha già chiesto una rappresentanza in Giunta. Si aspettano una chiamata anche Rocco Galdi, Antonio Fiore e Paola De Roberto. Ci sarà una riconferma anche per il record-man di preferenze Dario Loffredo che potrebbe sostituire Nino Savastano alle Politiche Sociali. In Giunta potrebbe entrare anche Alessandro Ferrara, già presidente del Consiglio comunale che è risultato secondo degli eletti nella civica Campania Libera. I pretendenti, dunque, non mancano. A Napoli ed al suo staff il compito di sciogliere il rebus ed evitare i primi, inevitabili mal di pancia.