Oggi Potere a Popolo ha manifestato davanti alla sede di Confindustria Salerno contro lo sblocco dei licenziamenti. Il movimento politico è sceso in piazza in oltre 30 città, per ribadire che da domani si perderanno 600 mila posti di lavoro.
"Potere al popolo chiede nessun licenziamento, senza estensione e rafforzamento del reddito di cittadinanza e del sussidio di disoccupazione, la riforma degli ammortizzatori sociali, la nazionalizzazione delle imprese in finta crisi (quelle che vogliono licenziare per salvare i profitti ma che mantengono fette di mercato) e la lotta ai contratti pirata e introduzione di un salario minimo mensile", spiegano gli attivisti.
"Le nostre priorità sono la vita, il lavoro, il salario, la dignità del nostro popolo. Chi persegue altri interessi va mandato a casa", la protesta. "Lo sblocco dei licenziamenti aprirà la strada a forme di lavoro sempre più precarie. Hanno fretta di sostituire i dipendenti più garantiti con una forza lavoro debole, vanno e’ pressa. Tutto per favorire l’aumento della produzione, risparmiando sulla sicurezza e i diritti dei lavoratori. È quello che è successo a Luana D’Orazio, morta perché avevano rimosso le misure di sicurezza, perché andavano di fretta, ad Adil a Novara e agli altri lavoratori della logistica aggrediti durante gli scioperi. Il nostro governo ascolta solo la Confindustria, noi di Potere al Popolo siamo qui per dimostrare la nostra solidarietà a tutte le lavoratrici e i lavoratori": così Davide Trezza, del coordinamento nazionale di Potere al Popolo.