"La città dei semplici": Salerno, Oreste Agosto si candida a sindaco

Il richiamo alla città medievale: "Faccio appello a tutti i cittadini volenterosi e liberi"

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Salerno.  

"Da anni, dedico il mio impegno alla città contro lo scempio del suo luogo più popolare con il sostegno morale dei cittadini davvero legati alla storia millenaria della nostra comunità. La verità giudiziale sta finalmente emergendo dalle menzogne e dalle azioni di chi ha consentito, e tuttora consente, la distruzione delle vere ricchezze che appartengono a tutti, beni fondamentali per l’esercizio delle funzioni essenziali e della stessa vita. La città, tuttavia, è in ginocchio. Una gestione inadeguata ne ha dilapidato le risorse e la rende fragile esponendola a rischi finanziari gravissimi, in grado di condizionare ulteriormente il futuro delle giovani generazioni". Parte da questi presupposti l'avvocato Oreste Agosto, che ha annunciato l'intenzione di candidarsi a sindaco di Salerno.

"Ritornare alla umiltà di un’amministrazione accorta e trasparente, rivolta a soddisfare i veri bisogni quotidiani, appare una necessità per dare certezze e fiducia a chi esprime le posizioni più deboli e indifese. Per questi motivi, accogliendo anche le sollecitazioni di associazioni davvero civiche, ritengo di dover offrire la disponibilità alla mia candidatura alla carica di sindaco per dare voce soprattutto a chi non ha neppure ascolto, a chi è portatore del sapere e del saper fare, a chi ha talento, a chi ama davvero la storia e la cultura di una città delusa e abbandonata, sacrificata nella identità per una insostenibile modernità", l'impegno di Agosto.

"Al fine di superare ogni divisione nell’interesse comune, chiedo a tutti i cittadini volenterosi e liberi di partecipare direttamente all’azione amministrativa con l’iscrizione ad una lista civica che ho denominato "La città dei semplici" per richiamare le attività di coloro che, nell’Alto MedioEvo, contribuirono a costruire la città opulenta aiutando la popolazione con l’utilizzo della sola forza della natura, del loro lavoro e del loro pensiero - argomenta l'avvocato -. Nella "Città dei semplici" dovranno spegnersi tutte le contrapposizioni per dare vita ad una entità civica, unitaria, forte e determinata per un effettivo progresso economico nel rispetto della equità, della giustizia e della coesione sociale. La Città dei Semplici deve essere la città di tutti".