“La Campania si ponga alla testa della battaglia per mettere fine alle condizioni drammatiche a cui spesso sono sottoposti gli animali all’interno degli allevamenti intensivi, chiusi in gabbia o stipati in recinti sovraffollati, costretti a vivere nella melma e tra i loro stessi escrementi. Le conseguenze, oltre che per la salute degli stessi animali, possono anche ripercuotersi sull’uomo, a seguito della diffusione di virus e batteri.
Una situazione già denunciata da “End the Cage Age”, che ha consegnato alla Commissione Europea 1,4 milioni di firme, incontrando la massiccia adesione di europarlamentari di tutti gli schieramenti. Un recente rapporto dell’Istituto per le politiche ambientali europee, inoltre, ha sottolineato che la fine dell’uso delle gabbie renderebbe l’agricoltura più sostenibile, migliorando le condizioni di lavoro nelle zone rurali”. Lo denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione speciale Aree Interne Michele Cammarano, che ha presentato una mozione alla giunta regionale nella quale chiede che la Regione metta in campo iniziative “a supporto della transizione ad allevamenti senza gabbie e rispettosi del benessere animale”.
“La zootecnia svolge un ruolo fondamentale nella filiera agroalimentare della Campania – scrive Cammarano nella sua mozione - con evidenti ricadute economiche e sociali sull’intero comparto. Migliorare le condizioni di vita nei nostri allevamenti, equivale anche migliorare la genuinità dei nostri prodotti, oltre che a salvaguardare la salute degli animali. La Campania può fare da modello e da sprone per mettere fine, una volta per tutte, all’era delle gabbie”.