Salerno verso il voto, rissa Udc-Fratelli d'Italia

Botta e risposta tra Fabbricatore e Polichetti

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Salerno.  

Nel centrodestra salernitano la tensione è altissima e l'unità si allontana. Nelle ultime ore Udc e Fratelli d'Italia sono ai ferri corti. "Credo che il dottore Polichetti debba fare pace con se stesso e forse occuparsi prevalentemente di medicina". Lo dichiara, in una nota, il commissario provinciale di FdI Giuseppe Fabbricatore: "Noi di Fratelli d’Italia non accettiamo lezioni da chi in tv e sui giornali dice di volere l’unità del centrodestra e poi, a Battipaglia, sostiene già da settimane il candidato sindaco del Pd. Ricordo, inoltre, al dottore Polichetti che è stato il sottoscritto a convocare più volte il tavolo della coalizione allargandolo alle forze centriste come l’Udc e Cambiamo! E, nonostante la partecipazione alle riunioni della vice segretaria provinciale Maria De Caro, l’Udc si è posto subito fuori dall’intesa sui tre grandi Comuni (Battipaglia, Eboli e Salerno) annunciando unilateralmente il supporto politico al candidato sindaco indicato dalla sinistra a Battipaglia. Quindi, non possiamo di certo essere accusati noi di aver spaccato la coalizione di centrodestra", le sue parole.

"E poi, caro dottore Polichetti - aggiunge Fabbricatore - se un partito come l’Udc non voleva favorire l’area deluchiana, non sarebbe dovuto entrare a far parte della stessa coalizione che sostiene De Luca alla Regione com’è accaduto, invece, a Battipaglia. Probabilmente, lei conosce molto bene la “politica dei due forni”, da sempre privilegiata da quei partiti che sono alla ricerca soltanto di poltrone per rimanere a galla. Per quanto ci riguarda, abbiamo deciso con coraggio di prendere posizione - in primis a Salerno con l’avvocato Michele Sarno e a Battipaglia con il dottor Ugo Tozzi - per uscire da una situazione di stallo che durava da troppi mesi. Auspichiamo ora che anche gli altri partiti assumano una decisione guardando esclusivamente all’unità del centrodestra" conclude Fabbricatore. 

Non si è fatta attendere la replica dell'esponente centrista: "Da medico sono abituato a confrontarmi con i fatti. Una visione che porto anche nella politica, dove non smetterò mai di definirmi moderato e in linea con i valori dell'Udc. Tuttavia, non si può cancellare la storia. A Salerno e in Campania c'è una classe dirigente di centrodestra che per 20 anni, eccezion fatta per una breve parentesi, ha abdicato in favore della sinistra e, in particolare, di Vincenzo De Luca. Edmondo Cirielli lo sa bene, perché si è fatto dichiarare decaduto da presidente della Provincia di Salerno per lasciare il territorio e farsi candidare in Parlamento. La mia storia personale e professionale è lineare - rivendica Polichetti -. Tale deve essere anche quella politica. Non accetto lezioni di moralità da una classe dirigente che ha usato il territorio come un bancomat. Ecco perché discuto dei programmi e non dei nomi. Ogni alleanza ha una storia a sé: succede a livello nazionale e non vedo perché ci si debba scandalizzare qui. E fa specie che a scandalizzarsi sia gente che ha lasciato il territorio in mano ai deluchiani".

Il segretario provinciale rincara la dose: "Fa piacere che il commissario provinciale di Fdi, Giuseppe Fabbricatore, mi chieda di occuparmi prevalentemente di medicina. Lo faccio tutti i giorni e l'ho fatto anche quando mi ha chiesto di sostenerlo nella tornata elettorale che l'ha visto candidato sindaco a Nocera Superiore e, che purtroppo, tutti sappiamo che epilogo ha avuto. Candidare Michele Sarno a Salerno, persona perbene e professionista esemplare, è una fuga in avanti che attualmente è soltanto controproducente. Perché non discutere e trovare un'intesa? Forse perché mostrare i muscoli può essere più efficace. Ma all'Udc questo non sta bene. A Battipaglia sosteniamo Visconti, perché ci pare la scelta migliore. Tuttavia, siamo in democrazia e siamo pronti a ragionare per un candidato unico. Stessa questione per quanto riguarda Eboli. Questo per spiegare l'Udc non è la politica del "due forni", ma è la politica del confronto. Perché ci teniamo a cambiare questo territorio dopo 20 anni di dominio incontrastato di una classe politica che non può rispecchiarsi tra destra, sinistra e centro, ma è solo asservita ai suoi obiettivi. Se per Cirielli e Fabbricatore questa è una delle tante campagne elettorali della loro carriera politica, io non la penso così. Per me, è l'opportunità di voltare pagina. Veramente. Se vogliono, possiamo farlo assieme. Altrimenti ce ne faremo una ragione. E forse Vincenzo De Luca ringrazierà ancora una volta", conclude Polichetti.