Il governatore Vincenzo De Luca è deciso a portare il “modello Salerno” in Regione Campania. Puntando sulle eccellenze, così come ha fatto in circa un ventennio alla guida di Salerno. “Per il rilancio della Campania bisognerà puntare sullo sviluppo del sistema dell'aeroportualità e della portualità". – ha affermato de Luca nel suo discorso di insediamento di oggi pomeriggio - Dobbiamo raggiungere l'eccellenza grazie alla reindustrializzazione in due campi. Dobbiamo rendere la Campania e il Sud la piattaforma logistica d'Europa che potrà avvenire con il raddoppio del canale di Suez che darà al Mediterraneo la centralità perduta. Tutto questo ci permetterà di attrarre un ampio movimento di merci e persone e lo faremo sfruttando i fondi europei.
La seconda carta è invece quella del turismo. Per me turismo significa tutto, significa ambiente, mobilità, integrazione e sviluppo. Dobbiamo avere il coraggio di essere come Campania il più grande distretto turistico d'Italia e del mondo. Ma non possiamo impegnare i fondi europei per fare mille cose, così andrà persa la speranza di dare un futuro ai nostri figli. Invece se concentriamo tutto sulle infrastrutture avremo garantito un futuro a nostri figli”.
Ma punta anche sulla vivibilità della Regione ma anche di dignità. “In Campania chiederò l'introduzione di standard minimi di civiltà. – ha affermato De Luca - Qui c'è una situazione singolare, con l’obbligo di rispettare gli standard fisici ma non quelli immateriali, culturali e sociali. Vorrei che si introducesse lo standard di prevedere per ogni realtà urbana di circa 300mila abitanti uno standard minimo indispensabile di servizi sanitari, cinema, teatri, asili nido o altro”.
Antonio Roma