Sottosegretari, l'amarezza di Tofalo dopo l'esclusione

"Scelte fatte con criteri matematici senza tenere conto dei merito". Stoccate anche ai 5 Stelle

sottosegretari l amarezza di tofalo dopo l esclusione
Salerno.  

"Ho appreso ieri, come tutti voi, i nomi della nuova squadra di governo e ne approfitto per augurare ad ognuno di loro di riuscire a dare un rapido e fattivo contributo al Paese in un momento molto delicato. Non vi nascondo che in queste ore alcune dinamiche politiche hanno rafforzato in me la convinzione che il nostro più grande auspicio per l'Italia debba essere la creazione di un sistema politico più consapevole delle proprie prerogative. È necessario che ci si avvii finalmente verso modelli che premino maggiormente il merito all'interno dei partiti delineando scelte che affermino una maggiore coerenza tra skill personali e ruoli ricoperti, in particolar modo quando si parla di delicati assetti dello Stato. Ripartire con criteri strettamente matematici le responsabilità nella gestione di apparati che nei prossimi mesi saranno strategici per la messa in sicurezza del nostro Paese, logorato a livello sociale ed economico da una violenta pandemia, non credo purtroppo che determinerà effetti positivi nel breve periodo". Comincia così la lunga lettera con la quale Angelo Tofalo, dal proprio profilo social, commenta la mancata riconferma  nel ruolo di sottosegretario alla Difesa.

L'esponente politico salernitano non risparmia stoccate anche al suo Movimento 5 Stelle: "Devo prendere atto del fatto che, nonostante i mille sforzi messi in campo in questi anni per la divulgazione dei temi della Difesa, della Sicurezza e dell'Intelligence, non sono riuscito a far comprendere fino in fondo a quelli che dovrebbero essere i miei stessi compagni di viaggio quanto sia importante essere in determinati contesti per monitorare le contingenze e prendere le giuste decisioni. Per compensare queste mancate sensibilità ai "piani alti" del MoVimento mi rimboccherò come sempre le maniche dedicandomi nei prossimi mesi alla divulgazione di lavori editoriali che ho progettato e costruito in questi anni insieme a dirigenti della pubblica amministrazione, manager, studiosi e politici che hanno ricoperto ruoli di grande responsabilità. Girerò l'Italia in lungo e in largo per offrire ai cittadini una chiave di lettura più profonda sul reale funzionamento del nostro Paese", assicura l'ormai ex sottosegretario.

"Ritengo che questo sia l'unico modo per offrire agli elettori strumenti più solidi per giudicare con maggiore attenzione quando le dinamiche politiche entrano in contrasto con il concetto più istituzionale di Sistema Paese. Voglio ringraziare dal profondo del mio cuore, invece, tutti gli uomini e le donne delle Forze armate per aver risposto fiducia nel percorso che ho provato a segnare con passione e dedizione su alcuni temi specifici in questi anni di governo. Grazie al contributo di tutti abbiamo permesso al Paese di proiettarsi in una dimensione più coerente ed innovativa in ambito tecnologico, in particolar modo nel dominio cibernetico e nel settore spazio. Sono grato ad ogni soldato, marinaio, aviere e carabiniere che quotidianamente, consapevole di essere percepito come lo strumento più concreto al servizio del cittadino, dimostra con le proprie azioni di voler difendere e valorizzare la nostra Repubblica. Siamo tutti di passaggio e servire le istituzioni vuol dire lasciare in eredità a tutta la comunità qualcosa che possa continuare a vivere anche dopo la propria esperienza politica.
Voglio ringraziare inoltre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, stella polare della nostra Costituzione e solida guida nella gestione della Difesa del Paese, per aver contribuito a rendere la mia esperienza personale nelle istituzioni democratiche uno spazio di appassionata costruzione", conclude Tofalo nel suo messaggio di commiato dall'incarico.
Su ciò che penso debba essere fatto all'interno del MoVimento 5 Stelle e per liberare nuovamente le nostre migliori energie e servire con efficacia il Paese mi esprimerò nelle prossime ore. Per ora posso solo anticipare che se il Prof. Giuseppe Conte accetterà di prendere in mano le redini del MoVimento dovrà diventare la guida per un cambiamento strutturale delle logiche che lo hanno caratterizzato in questa ultima fase. Per lasciare il segno bisogna avere il coraggio di abbandonare sin da subito il tentativo di mediare tra posizioni spesso contraddittorie e deliranti ed offrire una nuova prospettiva razionale, trasparente, solida e di lunga gittata. L'ambiguità in politica si combatte con lo stesso senso di responsabilità che Giuseppe ha dimostrato nelle istituzioni.