Rimpasto di Giunta, nessuna frenesia da palazzo di Città

Il sindaco Napoli: “Vedremo quando sarà il momento”. Adinolfi (Fi): “Ora è il momento”

Salerno.  

Rimpasto in giunta a palazzo di città, ci sperano in molti. Ma la speranza sembra restare tale, con l’ipotesi più accreditata che è quella di un immobilismo con la fuoriuscita degli assessori eletti, Cascone e Picarone, che potrebbe essere ritardata nel tempo. Del resto, sarebbe una strategia che servirebbe a mantenere inalterati gli equilibri all’interno della stessa maggioranza.

Non sembra essere in fibrillazione nemmeno il sindaco facente funzioni, Vincenzo Napoli. “Quando sarà il momento vedremo il da farsi. – ha affermato - Come sindaco facente funzioni insieme ai nostri assessori comunali e dirigenti, svolgiamo una funzione di servizio. Vincenzo De Luca, che ha tenuto una funzione di programmazione ed organizzazione eccezionale. Noi dobbiamo da un lato tenere alti i livelli di civiltà raggiunti evitando che possano degradare, dall’altro dobbiamo ultimare il programma. Da questo punto di vista gli assessori sono al loro posto e stanno svolgendo il lavoro che gli compete. Quando sarà il momento, con serenità e tranquillità vedremo quali sono le azioni da mettere in campo”.

Ma la frenesia del rimpasto di Giunta sembra aver pervaso anche l’opposizione. Sulla questione e sulle quote rosa – che sono già rappresentato dall’assessore Eva Avossa – entra a piedi uniti il coordinatore cittadino di Forza Italia, Raffaele Adinolfi. “Dopo l’insediamento dei nuovi consiglieri regionali, Salerno resta con la giunta monca. – ha affermato Adinolfi - Si proceda subito alla sostituzione degli assessori.

Non vorrei che i cittadini salernitani debbano andare a Napoli per parlare con un assessore di Salerno, né vorrei che i cittadini napoletani, casertani, avellinesi o beneventani debbano venire a Salerno per parlare con un consigliere regionale. Si nomini subito la nuova giunta e speriamo che sia rispettata la legge sulle quote rosa. Non sono amante delle quote rosa, ma sono amante del rispetto delle regole. Temo, però, la doppia morale del Pd. Il Pd, continuando a farsi beffa delle regole, non rispetterà stavolta nemmeno la sensibilità delle donne”.

 

anro