Nemmeno il tempo di insediarsi a Palazzo Santa Lucia che la compattezza della maggioranza di governo al Comune di Salerno inizia a mostrare le prime, pericolose, crepe. Insomma, sembra quasi che le rassicurazioni dell’ex sindaco De Luca, a qualche ora dal risultato finale per le Regionali dello scorso 1° giugno, siano state già dimenticate. Nella maggioranza di governo cittadino, si fronteggiano più correnti su un argomento divenuto l’ordine del giorno in via Roma: l’assegnazione delle deleghe degli assessorati.
La corsa al successore è già iniziata con più correnti di pensiero che si confrontano nella vasta maggioranza di governo cittadino. Una prima fronda vorrebbe un semplice scorrimento della lista secondo lo schieramento cui apparteneva il precedente assessore. Un secondo schieramento, invece, l’assegnazione secondo il quoziente di voti raggiunti dai consiglieri alla tornata elettorale del 2011.
Infine, una terza fronda sarebbe pronta ad appoggiare le metodiche delle nomine esterne, lasciando inalterata la composizione del Consiglio. In pratiche, troppe correnti per una maggioranza che fino a ieri si è sempre distinta per una granitica compattezza. In ballo, però, ci sarebbero ben più di due deleghe da assegnare. Già, perché con l’elezione di Cascone e Picarone, gli assessorati da assegnare potranno salire di numero. A conti fatti, dunque, sarebbero quattro le deleghe non ancora assegnate ad iniziare da quella ai Lavori Pubblici, da sempre ad appannaggio dell’ex sindaco De Luca.
Con la sua decadenza, e con la successiva elezione, la delega dovrebbe essere restata nelle mani del facente funzioni Napoli. A questo s’aggiunge quella al Turismo, restata orfana d’assessore con le dimissioni di qualche mese fa di Enzo Maraio. A breve, poi, dovrebbero aggiungersi quelle all’Annona e alla Mobilità, fino a ieri conferite rispettivamente a Franco Picarone e a Luca Cascone. Il pacchetto, poi, potrebbe aumentare con la delega al Bilancio, soprattutto se Alfonso Buonaiuto dovesse seguire a Napoli il neo governatore De Luca.
A conti fatti, tutte deleghe d’indubbia importanza che pesano non poco nell’economia di gestione di un’amministrazione come quella di Salerno. Ma ci sarebbe anche un’ultima eventualità, dettata dai tempi tecnici per le dimissioni che gli ultimi due eletti potrebbero rassegnare. Dall’atto d’insediamento alle concrete dimissioni ci sarebbe un limite temporale di sei mesi. In questo caso si arriverebbe a ridosso della tornata elettorale amministrativa senza bisogno di assegnare le deleghe.
In sostanza un immobilismo tecnico per non decide. Bisognerà vedere, però, come reagiranno i consiglieri di maggioranza che sperano ma anche la stessa opposizione del Comune di Salerno.
Redazione