Caso De Luca, assist da Cantone per la modifica della Severino

Intanto a Napoli partiti in fibrillazione per la composizione della giunta

Salerno.  

 

Dopo la blindatura giunta dalla Camera da parte del Ministro dell'interno Alfano che ha chiarito la candidabilità e l'eleggibilità di De Luca al question time, per l'ex sindaco di Salerno arriva un secondo importantissimo assist dall’Authority anticorruzione. Cantone ha preparato 25 proposte di modifica alla legge Severino. Raffaele Cantone giura che “il caso De Luca non c’entra”.

Ma tra le proposte c'è n'è qualcuna che potrebbe aiutare il neo governatore a uscire dall'impasse della sospensione.

Al centro del dossier il rapporto tra due decreti, quello dell’ex ministro Patroni Griffi (39/2013) su corruzione e pubblica amministrazione, è quello dell’ex Guardasigilli Severino (235/2012) sulla candidabilità dei politici. Alla Camera sta per scadere il termine per gli emendamenti al decreto Madia sulla Pa, quindi Cantone vuole sfruttare l’occasione per proporre 25 modifiche.

Il decreto Patroni Griffi classifica le sospensioni a seconda della gravità dei reati, 5 anni per quelli gravi, il doppio della pena inflitta per i meno gravi. Mentre la Severino sospende “senza alcuna distinzione sulla gravità dei reati” e per De luca sarebbero pèrevisti ben 18 mesi. Ma se passa la modifica si potrebbe giungere ad una equiparazione dei due decreti per i termini della sospensione, sia per i dirigenti pubblici che per i politici. Ma di fronte c’è una strada lunga, perché sarebbe necessaria una legge delega. Almeno un anno di lavoro.

Nel frattempo a Napoli si lavora alacremente alla composizione della giunta regionale. De Luca è deciso ad andare avanti sulla strada di una squadra fuori dai partiti. Di alto profilo professionale. Ma tra i partiti di maggioranza inizia a manifestarsi un certo malumore. Tutti rivendicano un posto chiave, dalla casella del presidente del consiglio ai capigruppo o i vertici delle commissioni. Ma De Luca è stato chiaro con tutti: nessun consigliere in giunta, ha ribadito. Il pressing è iniziato anche da parte dei partiti alleati. La partita si annuncia difficile dunque, sopprattutto quella del nome del vicepresidente, la casella più importante in questo momento.

DeLuca continua a puntare sull’ex rettore di Salerno Raimondo Pasquino. Una figura quella di Pasquino, già presidente del Consiglio comunale a Napoli, che il sindaco De Magistris si augura di continuare ad avere nei banchi di Palazzo San Giacomo. A breve l'incontro tra De Magistris e De Luca. Nel frattempo nei partiti si comincia a spulciare nella cosiddetta società civile.

 

Rossella Strianese