"È vergognoso più che irrituale che un partito politico, il Movimento 5 Stelle, entri nella scuola con tanto di simbolo elettorale stampato su una locandina che annuncia un incontro alla presenza di due deputati, una senatrice e un consigliere regionale, tutti rigorosamente grillini. Quanto accaduto all'istituto Enzo Ferrari di Battipaglia, dove per oggi è annunciata la presentazione di un progetto sulla EcoScuola trasformata in passerella politica, è di una gravità inaudita". Così, in una nota, il deputato di Forza Italia Gigi Casciello solleva il caso.
"Un episodio in totale dispregio dell'istituzione scolastica e diseducativo per gli studenti, ai quali sarebbe stato corretto offrire un'opportunità di confronto pluralista. Un fatto di cui non custodisco memoria da giornalista di lungo corso ancor prima che da parlamentare. Stento a credere ai miei occhi: l'iniziativa di una scuola con un simbolo di partito ma ancora più grave è la circolare della dirigente scolastica che invita a partecipare - prosegue l'onorevole Casciello -. Presenterò un'interrogazione al ministro della Pubblica Istruzione per denunciare quest'uso illegittimo dell'istituzione scolastica. Non solo. Informerò dell'accaduto i dirigenti scolastici provinciali e regionali, nella speranza ne siano all'oscuro, e mi attendo che vengano assunti celeri ed esemplari provvedimenti", aggiunge il parlamentare di Forza Italia.
Non si è fatta attendere la replica dei 5 Stelle, affidata al senatore Andrea Cioffi che questa mattina ha incontrato gli attivisti del Meetup. "L'iniziativa è collegata al provvedimento di restituzione dei soldi che, voglio ricordarlo ancora una volta, siamo gli unici ad aver fatto". Per l'esponente pentastellato di Palazzo Madama l'incontro di Battipaglia rientra nei progetti che il Movimento ha messo in campo dopo aver donato risorse agli istituti scolastici restituendo parte delle indennità.
"E Casciello - la replica al vetriolo di Cioffi - non è esponente di quel partito guidato dal più grande nemico della democrazia liberale? Per carità, non fatemi aggiungere altro...".