Mentre a Roma si consulta l'avvocatura dello Stato per trovare una strada di uscita dal vicolo cieco della legge Severino, a Napoli il neo governatore Vincenzo De Luca non ha fatto trascorrere nemmeno una notte dai festeggiamenti e si è messo a cercare quei nomi “autorevoli e della società civile” che dovranno comporre la sua giunta.
Giunta che sarà varata, sembra, anche in anticipo rispetto ai 30 giorni previsti. Ma le trattative, alla luce del risultato delle urne, potrebbero richiedere molta più fatica di quanto si immagini.
La prima questione da affrontare subito è il nome del vice presidente: questione essenziale, più che altrove. Il numero due resterà in carica e guiderà la Regione in attesa dell’esito del ricorso al giudice ordinario contro la sospensione (che sarà decretata da Matteo Renzi in seguito alla proclamazione degli eletti).
In pole position sembra esserci Raimondo Pasquino, ex rettore dell’Università di Salerno ed attuale presidente del consiglio Comunale del capoluogo. Un accademico, amico di de Magistris così come di Ciriaco De Mita, anche se ex Udc e pertanto non organico al partito.
Nelle ultime ore sale però la quotazione di un altro dei collaboratori dello sceriffo, Nello Mastursi, attuale capo staff al Comune di Salerno, responsabile regionale per gli enti locali del Partito Democratico e, soprattutto, l’uomo che si è occupato di assortire la coalizione di centrosinistra per queste elezioni.
Il neo presidente è intenzionato a non far entrare, almeno nella prima fase, consiglieri regionali nell'esecutivo. Tutti esterni.
Ma è sul nome dell'assessore alla sanità che si gioca la partita politica più importante. Da Nusco pare arrivino già le prime indicazioni. Superata l’ipotesi Antonia De Mita pare che l’ex presidente del Consiglio abbia calato il nome di Luigi Cobellis, in primis come possibile vicepresidente, in alternativa comunque come assessore regionale.
Un nome, poi, dovrà giungere da Salerno. Esclusa l'ipotesi Franco Alfieri: per il sindaco di Agropoli resta aperta una finestra importante nel Partito Democratico. Il fedelissimo Umberto De Gregorio invece potrebbe approdare nello staff presidenziale.
Per la sicurezza circola il nome di Franco Malvano, l’ex questore di Napoli, non eletto in Consiglio regionale. Infine contatti anche con Umberto Ranieri e con cozzoliniani e bassoliniani. Anche a loro toccherebbe un posto di primo piano nel governo regionale.
Rossella Strianese