Tutto secondo gli obiettivi prefissati nella lunga vigilia. De Luca, su cui pende la spada della Legge Severino, potrà contare su amministratori che hanno già fatto parte delle sue precedenti Giunte al Comune di Salerno. A qualche scampolo dalla chiusura di tutti gli scrutini, da Salerno e provincia saranno in nove a sedere in Consiglio Regionale.
Una maggioranza che, però, appare già risicata, vista la non eccezionale forbice fra i due sfidanti allo scranno di Governatore della Regione Campania. In cinque, salvo riconteggi dell’ultima ora, i consiglieri assegnati alla coalizione di centrosinistra del Salernitano. In due, soltanto, dal partito principale, con il Pd che piazza l’assessore comunale all’Annona, Franco Picarone, e l’ex primo cittadino di Fisciano, Tommaso Amabile.
Gli altri tre consiglieri, invece, vanno da ricercarsi anche nello schieramento socialista, guidato dall’ex assessore al Turismo del Comune di Salerno, Vincenzo Maraio. Quest’ultimo, tra l’altro, dimissionario qualche mese fa per far posto alla nomina da vicesindaco di Vincenzo Napoli, chiamato a fare da reggente dopo la sospensiva giunta per la condanna in primo grado per abuso d’ufficio nella vicenda Termovalorizzatore.
Sul fronte delle civiche, spazio all’ex assessore all’Annona, e presidente del Consiglio comunale nella passata consiliatura, di Aniello Fiore in Campania Libera. Infine, un altro assessore, in carica, del Comune di Salerno. Con la lista De Luca presidente, raggiunge Napoli anche Luca Cascone, assessore alla Mobilità. Fra i vincenti ci sono anche i grillini che piazzano addirittura due consiglieri. Ad iniziare da Michele Cammarano che, appena qualche mese fa, non riuscì a staccare il tagliando di Bruxelles, superato dalla collega Adinolfi. Per gli esponenti del movimento pentastellato, spazio anche per Anna Bilotti.
All’opposizione cara al presidente uscente Stefano Caldoro, soltanto due consiglieri. Riconferma in Forza Italia per il consigliere uscente Monica Paolino che ha fatto il pieno nell’Agro contando anche sull’apporto del marito, il sindaco Aliberti di Scafati. Infine, ecco un altro impresentabile, con Alberico Gambino di Fratelli d’Italia che potrebbe rischiare la stessa sorte di De Luca. In allarme c’è già il primo dei non eletti, Salvatore Arena.
Redazione