Un solo articolo, per una proposta che vede come primo firmatario il deputato Piero De Luca: aggiungere il titolo di "città già capitale d'Italia" quando si parla di Salerno. Il riferimento, sottolineato nella ricostruzione storica allegata al testo depositato alla Camera dei deputati, è ai cinque mesi in cui la città di Arechi ospitò i Governi dell'Italia appena liberata dal nazifascismo. Dall'11 aprile al 15 luglio 1944, di fatto, Salerno fu capitale di un Paese martoriato dalla guerra e che avrebbe dovuto ancora patire non poco per vedere la fine delle ostilità.
Nella relazione di presentazione del provvedimento Piero De Luca ricorda che, tra la firma dell'armistizio dell'8 settembre 1943 e la successiva fuga del Re, Brindisi prima e Salerno subito dopo, furono sede del governo, diventando protagoniste della storia del Regno, quando nel resto della penisola la situazione era molto confusa e il Nord era in mano alle truppe germaniche.
"Nelle aule di scuola, spesso, la cosiddetta "svolta di Salerno" passa quasi inosservata. Da qui, anche la ratio di una proposta di legge che ridia giustizia storica e dignità politica a una città, che è stata sede di ben tre governi, il Badoglio I e II e il primo a guida Bonomi. Al fine di recuperare e di valorizzare segmenti importanti della storia della nascita della nostra Repubblica - le parole messe nero su bianco dal deputato - con la presente proposta di legge si prevede di conferire alla città di Salerno - che è stata capitale esecutiva e legislativa del Paese in una fase storica importantissima e delicata - il titolo di "città già capitale d'Italia''.