Cori contro la polizia, cartelli e slogan: tensione altissima a Salerno per il comizio di Matteo Salvini. “Salerno non si Lega”, il tema che ha raccolto sindacati, associazioni studentesche, comunità senegalese e bengalese, centri sociali e non solo.
Un imponente cordone di agenti e carabinieri – nell’ambito del piano sicurezza predisposto dal Questore Maurizio Ficarra – ha evitato contatti tra le due folle.
A Piazza Portanova i supporters del vicepremier, che dal palco non ha lesinato stoccate ai contestatori. All’altezza dell’ex cinema Capitol, a circa duecento metri di distanza, sigle e associazioni che hanno duramente protestato contro la visita di Matteo Salvini.
Non sono mancati anche cori contro le forze dell’ordine. “Via i fascisti dallo Stato”, accuse anche al rettore Aurelio Tommasetti (candidato alle europee) da parte degli studenti iscritti a Fisciano. “Prima le persone”, “Aprite i porti, chiudete le fogne” alcuni dei cartelli colorati.
A manifestare anche alcuni ospiti stranieri dei centri d’accoglienza, Potere al Popolo. Presenti, fra gli altri, anche il vicesindaco di Salerno Eva Avossa, gli assessori Mimmo De Maio, Angelo Caramanno, Luigi Della Greca, Dario Loffredo, Nino Savastano e i consiglieri comunali Paki Memoli, Peppe Ventura, Rosa Scannapieco e Fabio Polverino. Con loro anche il segretario del Partito democratico Enzo Luciano.