Il salernitano Maraio è il nuovo segretario nazionale del Psi

Europee, welfare e futuro del partito le priorità dell'agenda politica del neo segretario

"Abbiamo ospitato al nostro congresso Nicola Zingaretti e Benedetto Della Vedova e nei prossimi giorni valuteremo le opportunità e le condizioni per una nuova coalizione plurale"

Salerno.  

Enzo Maraio è il nuovo segretario nazionale del Partito Socialista Italiano. L’assemblea dei delegati presenti nella sala conferenze dell’Hotel Aurelia Antica di Roma ha votato per acclamazione il candidato salernitano. Subito dopo la proclamazione, Maraio è salito sul palco del congresso e ha tenuto il suo primo discorso da segretario. Tre sono stati i temi centrali: le imminenti elezioni Europee, il welfare italiano minato dall’attuale Governo e il futuro del partito.

L’elezione di Maraio avviene dopo tre giorni di lavori congressuali. L’Italia socialista si è ritrovata a fare il punto sull’attuale quadro politico e le sfide che attendono i Partito. Nicola Zingaretti, Benedetto Della Vedova sono stati alcuni degli ospiti intervenuti all’assise socialista.  Subito dopo l’ufficializzazione c’è stato l’abbraccio con il segretario uscente Riccardo Nencini al quale Maraio ha rivolto subito il suo pensiero, ringraziandolo per quanto fatto in questi ultimi dieci anni.

“Si apre una nuova fase del socialismo italiano che è ricco di storia ma anche tanta voglia di misurarsi con il presente a partire dalle elezioni europee – ha dichiarato il neo segretario nazionale - Abbiamo ospitato al nostro congresso Nicola Zingaretti e Benedetto Della Vedova e nei prossimi giorni valuteremo le opportunità e le condizioni per una nuova coalizione plurale. Solo con l’europeismo è possibile rispondere all’antieuropeismo che sta imperversando attraverso il populismo e la demagogia in tutta Europa”.

Rimanendo sempre in tema di alleanze per le Europee: “Dal congresso è emersa forte la necessità di rimanere nell’alveo del PES, dove siamo collocati naturalmente. Qui diventerebbe molto più difficile dialogare con +Europa che al contrario è in un’altra alleanza europea. Pur tuttavia siamo pronti a verificare tutte le ipotesi e aperti a qualsiasi sfida che porti al rispetto del PSI e della sua storia. Zingaretti ha fatto un passo in avanti importante: l’abbandono della vocazione maggioritaria del PD, dall’altra però credo che gli sia mancato un  po’ di coraggio a mettersi a capo di una coalizione plurale. Questo è l’unico modo per non perdere più le elezioni”.

Altro tema è stato quello dei giovani: “Il partito socialista è il più antico della storia ed è presente in Parlamento sin dall’inizio. Ha un autorevole Pantheon. Oggi la sfida che lanciamo da questo congresso è quella di aprire ai giovani e di declinare attraverso nuove idee e nuovi progetti il socialismo 4.0”

Il commento a caldo del segretario uscente, Riccardo Nencini: “Il Psi apre un nuovo ciclo. Sono orgoglioso di passare il testimone nel segno di una continuità e di una storia che ha reso l’Italia più libera e civile”.