Sindacati e associazioni, tutti uniti per dire ancora che Salerno è una città che accoglie. Erano presenti Cgil, le Acli, Migrantes, Arci, Legambiente, Anpi, Libera, la Comunità Sant'Egidio, l'Associazione E. Rossetto onlus, la Rete Radia Resch, la Claai Salerno, gli Artigiani solidali APS, Sinistra italiana Salerno e l'Associazione OASI. In presidio questa mattina in Piazza Amendola, a pochi metri dalla Prefettura, per dire no alla decisione del Ministro Salvini e alle politiche messe in atto dal governo, per chiedere di aprire i porti e per consegnare alle istituzioni un documento-appello.
Alcuni rappresentanti, in delegazione, sono stati poi accolti dalla Prefettura. Il sostegno è rivolto ai migranti e alle famiglie con bambini che si trovano sulla nave Aquarius.
“Vogliamo denunciare questa vergogna – precisano i leader della Cgil - perché utilizzare questi 627 migranti come area di ricatto nei confronti dell'Europa non ci sembra una cosa umana, vogliamo sollecitare il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e il prefetto Salvatore Malfi ad aprire il porto di Salerno e ad essere accoglienti, come abbiamo sempre fatto”.
Gianluca Mastrovito, presente in rappresentanza dell'Acli provinciale in un post sulla sua pagina Facebook ha precisato: "Siamo stati accolti in Prefettura per ricondurre le questioni nell'alveo della politica, della correttezza istituzionale e del buon senso. Non è il consenso interno che deve guidare la linea sull’immigrazione ma il consenso internazionale in linea con gli accordi concordati a livello europeo. Ci spaventa l’idea di una prova di forza, tra Paesi d’approdo, che si eserciti a scapito di esseri umani. Nessuno accordo è preordinato alla urgenza di salvare vite umane".
Sara Botte