De Luca sul fuori onda intercettato: camorrismo giornalistico

Insorgono l'Ordine dei giornalisti e il sindacato: "Superato ogni limite"

Salerno.  

Altro duro affondo del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca al mondo dell'informazione. "Camorrismo giornalistico", questo il commento al fuorionda intercettato la settimana scorsa mentre De Luca parlava del Pd e del sindaco di Napoli Luigi De Magistris con il parlamentare Leonardo Impegno. Per il governatore "i giornalisti dovrebbero scandalizzarsi per i truffatori, perché il giornalismo è un'altra cosa.

Qui invece io sto parlando di camorrismo. Sarà possibile dire che c'è qualche imbecille tra i giornalisti? 

Camorrismo è propensione alla violenza. Io non parlo della categoria ma di comportamenti, che qualifico come diavolo mi pare. Mi sono ritrovato - ha precisato De Luca nel suo appuntamento settimanale su Radio Kiss Kiss - sulle pagine dei giornali perché mi trovo seduto ad un convegno, senza nessuno che stava davanti a me, a commentare sottovoce con un parlamentare. E addirittura c'era un video di quella conversazione, siamo arrivati alla barbarie. La cosa scandalosa è che nessuno si indigna per il camorrismo pseudo-giornalistico che sì identifica con la propensione alla violenza; violenza che qualcuno esercita con le pistole e altri verbalmente. Quando uno viene a casa tua e ti intercetta, è o non è violenza privata?". 

Le dichiarazioni non sono sfuggite all'Ordine dei giornalisti della Campania ed al Sindacato unitario dei giornalisti della Campania che non hanno idugiato nel denunciare il "volgare linguaggio" aggiungendo: "De Luca è spesso arrogante nei confronti della stampa, non sopporta le critiche e di frequente neppure le domande, ma ora ha superato ogni limite".

Non si è fatta attendere la replica del governatore che ha scritto in un post Facebook: “Puntuale come il destino, la solita liturgia dell'ipocrisia. Nulla di nuovo. Basta riascoltare le parole pronunciate in radio, insieme al tentativo di impedire di terminare il ragionamento e quindi il diritto di esprimere liberamente la propria opinione. Il giornalismo non c'entra nulla. C'è solo chi confonde la propensione alla violenza privata con la funzione irrinunciabile del giornalismo in una democrazia. Problemi suoi”. 

Redazione Salerno