Cgil: ancora un comune sciolto per infiltrazioni camorristiche

Il sindacato chiede un incontro urgente con il commissario straordinario del Comune di Scafati

Salerno.  

“Legalità Sicurezza e Trasparenza sono e restano i capisaldi per una incisiva e stabile trasformazione di un territorio martoriato e offeso dalle cosche. Pochi giorni fa il Ministro dell’Interno ha deposto lo scioglimento del Consiglio Comunale di Scafati. Ancora una brutta pagina che vede la politica e le istituzioni “inquinate” dalla criminalità organizzata. In questi ultimi venti anni, più volte sono stati sciolti comuni del nostro territorio provinciale, da ultimo Battipaglia. Continuità e pervasività costante dimostrano che diverse aree della Provincia di Salerno sono fortemente a rischio”. Questo il commento della Cgil che in una nota spiega la sua posizione dopo lo scioglimento del comune di Scafati.

“La pubblicazione della relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia conferma un quadro sempre più allarmante per le nostre comunità e per le imprese che operano sul territorio salernitano soprattutto nei territori più esposti. Infiltrazioni negli appalti, speculazioni, riciclaggio etc rappresentano le priorità del malaffare che per potersi consolidare ha necessità di corrompere ed intimidire tanto le istituzioni così come la politica e la classe imprenditoriale. Questo allarmante e preoccupante quadro è stato confermato nel corso dell’apertura del corrente anno giudiziario. Le istituzioni salernitane devono dare segnali tangibili per affermare e praticare la legalità e la trasparenza. Massima attenzione sugli appalti, ma le infiltrazioni spesso oltre a passare attraverso “il voto di scambio” passano anche per il coinvolgimento e l’elezione diretta di propri congiunti presso le Istituzioni.

Alla camorra attraverso tecnici compiacenti e legali prezzolati unitamente a dipendenti infedeli si consente di mettere le mani direttamente sulla gestione e la trasformazione del territorio perfino con l’acquisizione di imprese. Spesso incarichi e consulenze sono gli strumenti illegali per sostituire dipendenti e professionisti per bene con personaggi legati a doppio filo al malaffare.

La CGIL, unitamente alle categorie di riferimento, intende fare la propria parte chiedendo da subito al Commissario di valutare incarichi e consulenze esterni, nominando e restituendo ai dipendenti interni compiti e funzioni. Chiediamo che venga fatta chiarezza su atti di dubbia gestione e di revocare tutte le procedure amministrative dubbie. È necessario che lo Stato si riappropri delle proprie prerogative affermando e praticando il principio di legalità e del diritto.

Visto il quadro desolante e preoccupante che si è delineato, la politica, anche in vista delle prossime elezioni amministrative, si deve dotare da subito di “Codici Etici” vincolanti per assicurare liste “pulite”. Un ringraziamento alla Magistratura e alle forze dell’ordine – continua la nota - che grazie alla loro incessante azione hanno fatto emergere le collusioni ed i legami pericolosi che hanno determinato lo scioglimento.

È l’ennesima dimostrazione che i presidi di legalità presenti nell’Agro Sarnese Nocerino, ancorché sotto organico, rappresentano una certezza e che, in quanto tali, vanno rinforzati e non possono essere azzerati e/o ulteriormente ridimensionati. Ci auguriamo che il Commissario dott.Vittorio Saladino convochi la CGIL nei prossimi giorni”.

Redazione Salerno