Cilentana riaperta, Cuozzo: «Una megalomane farsa»

Il presidente provinciale di FdI-An accusa: «Autocelebrazione di un fallimento amministrativo»

Salerno.  

Riapre la Cilentana e dal coro di soddisfazione di  questi giorni c’è chi si stacca, ricordando i tanti disagi che hanno dovuto affrontare turisti e viaggiatori su quella che è una arteria principale per il profondo sud della provincia salernitana. E tra questi il presidente provinciale di Fratelli d’Italia-An, Michele Cuozzo. «Dopo due anni di promesse non mantenute, di disagi, di incapacità e di incoerenza, arriva - puntuale - la megalomane farsa dell'accoppiata dei records negativi e si riapre la  Cilentana. – afferma l’ex assessore provinciale del partito della Meloni - Anziché chiedere scusa alla comunità per i danni ed i disagi causati si autocelebra il fallimento dell'azione amministrativa. Chi ha programmato l'intervento e con quali investimenti? Naturalmente la precedente amministrazione provinciale con fondi lasciati in dote ad un Presidente incapace di mettere in campo interventi seri sul territorio, tant'è che per ben due esercizi consecutivi ha approvato il bilancio di previsione a fine anno solare, quindi senza alcuna programmazione».

Ci va giù duro Cuozzo quando si sofferma sugli ultimi intrecci anche giudiziari che vedrebbero coinvolti sia il Comune, sia la Provincia ma anahce la Regione. «Le vicende giudiziarie (se rispondono a verità le anticipazioni giornalistiche) che , a vario titolo, coinvolgono ormai il Comune capoluogo, la Provincia e la Regione , fanno emergere un quadro inquietante di intrecci, rapporti e modus amministrandi che ci inducono ad una riflessione seria : il triste primato degli ultimi posti della Regione campana per l'offerta ed i servizi sanitari e per gli interventi nel sociale con una Provincia che precipita in basso per qualità della vita, la criminalità che la fa da padrone su un territorio che si spopola sempre di più, sono l'altra faccia della medaglia delle indagini in corso. Siamo, come sempre, garantisti ma ora basta; bisogna ridare dignità alle istituzioni e rimettere in cammino la speranza. Con Canfora e De Luca non si va da nessuna parte, continueremo a rimanere ultimi».

 

Redazione