Autorità Portuale Unica, si rischia il dietrofront

Ci sarebbero problemi di inconferibilità d’incarico a Criscuolo per il famigerato decreto 39

Salerno.  

La fresca nomina di Gaetano Criscuolo detto Nino all’Autorità Portuale Unica del Comune di Salerno rischia di creare imbarazzi a Palazzo di Città. Tanto che nelle ultime ore ci sarebbe stato un fitto conciliabolo anche con gli uffici legali del Comune di Salerno. Insomma, la nomina firmata dal sindaco Napoli lo scorso 23 dicembre avrebbe i crismi dell’inconferibilità dell’incarico. In parole povere ancora una volta il decreto 39 rischia di creare imbarazzi a Palazzo Guerra.

Il nuovo Ente in via di costituzione con l’unificazione delle Autorità Portuali di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, potrebbe essere attenzionato dal presidente dell’Anac Raffaele Cantone. Sia per il famigerato decreto 39 che per il decreto 165 del 2011 che impedirebbe la nomina di amministratori in carica elettiva per un periodo dai 12 ai 24 mesi. E Nino Criscuolo, consigliere uscente dal Comune di Salerno è ex amministratore da appena 6 mesi: troppo poco per superare lo sbarramento dei decreti che dettano le inconferibilità di incarichi. Insomma, in via Roma si rischia un pericoloso autogol, ancora una volta, con i vertici del secondo piano che hanno da subito consultato l’Avvocatura per valutare il da farsi. Nel frattempo, potrebbe restare “congelato” il decreto di nomina.

 

Redazione