Variante urbanistica a Matierno, la rivolta dei commissari

I consiglieri non vogliono discutere sull’allargamento di un laboratorio di tappezzeria e cucito

Dubbi anche sulla Chiesa nell’area del Parco del Galiziano, votazioni rinviate a martedì. A rischio le due variazioni inserite nel Consiglio di mercoledì prossimo

Salerno.  

Le due variazioni urbanistiche da approvare in Consiglio il 28 non piacciono. In particolare quella che riguarda la richiesta d’allargamento di un laboratorio di tappezzeria e di cucito a Matierno. Tanto che, per l’ennesima volta, l’altro giorno è stato presentato nell’ordine del giorno di un Consiglio comunale, con non poche perplessità mostrate dagli stessi capigruppo. E’ questa una delle due variazioni urbanistiche che sarebbero da approvare mercoledì prossimo con quella di un edificio di culto nell’area del parco del Galiziano che suscita perplessità fra i consiglieri anche se in tono minore. Fatto sta che la prima modifica, quella d’allargamento del laboratorio nella frazione collinare di Matierno ha fatto scattare una vera e propria protesta questa mattina in sede di discussione in Commissione “Urbanistica” presieduta da Luca Sorrentino.

Tanto che tutti i commissari hanno deciso di abbandonare la sala delle Commissioni, ritenendo che il progetto di variante urbanistica non rivestisse interessi pubblici ma soltanto privati. In buona sostanza, la ditta proprietaria del laboratorio richiedeva la necessaria trasformazione del suolo da agricolo ad edificabile proprio per avviare il necessario allargamento. E secondo alcuni commissari l’allargamento non sarebbe strutturale per lo stesso laboratorio ma per altri fini meramente privati.

Da qui la decisione di abbandonare la sala per ritornarvi poco più tardi, ma in numero ridotto, per la discussione sulla realizzazione di un edificio di culto nell’area del Galiziano. Ad illustrare il progetto il dirigente dei servizi trasformazioni edilizie Cantisani, con molti commissari restati dubbiosi visto che la Chiesa andrebbe ad intaccare una buona parte del Parco. Da qui la decisione di rinviare le votazioni a martedì tra i dubbi dei commissari chiaramente contrari all’approvazione. 

 

anro