Una delle roccaforti per il No è stata Cava de' Tirreni, non senza la soddifazione dei consiglieri comunali Clelia Ferrara e Renato Aliberti oltre che del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. "I sostenitori del No si sono imposti in maniera inequivocabile, bocciando la bislacca proposta di modifica della Carta Costituzionale, fortemente sponsorizzata dal sindaco Servalli e dalla maggioranza che lo sostiene, fatta eccezione per i rappresentati locali dell’Udc che, come noto, in distonia con l’amministrazione, hanno sostenuto le ragioni del No. - affermano i due consiglieri metelliani - Il risultato venuto fuori dalle urne ha rinviato al mittente senza se e senza ma il tentativo di imporre modifiche prive di pregio politico e giuridico né la discesa in campo delle figure apicali del Pdè riuscita a persuadere l’elettorato circa le ragioni del Si. I cittadini cavesi, come sono soliti fare, hanno mostrato grande maturità e senso civico recandosi numerosi ai seggi elettorali per manifestare tutto il proprio disappunto rispetto ad una proposta evanescente, incapace di assicurare una “Svolta Buona” al Paese. Gli elettori cavesi hanno apprezzato le ragioni del No, che in questi ultimi due mesi abbiamo portato in giro per la città con i numerosi banchetti che hanno consentito ai cittadini di comprendere il reale contenuto della proposta di modifica della Costituzione”.
I dirigenti di partito Imma Vietri e Fabio Siani ritengono necessario ripartire proprio dal risultato delle urne per ricompattare il centrodestra cavese e proporre un progetto politico credibile e sostenibile: “I cittadini cavesi – affermano - meritano una classe dirigente che consenta loro di ritrovare slancio ed entusiasmo e per questa ragione dobbiamo lavorare uniti per restituire alla città la voglia di risentirsi protagonista”.
Redazione