Il Comune trasloca gli uffici nei palazzi storici

Via libera in Giunta per lo spostamento delle sedi distaccate, c’è anche il Casino Sociale

Salerno.  

Il Comune di Salerno è pronto a traslocare alcuni dei suoi uffici distaccati negli immobili, anche storici, restati invenduti nelle precedenti aste pubblico. Dalla Giunta comunale arriva la delibera d’indirizzo per verificare le condizioni di usufruire del complesso S. Sofia, del complesso S. Michele, Palazzo Genovese (per la parte di proprietà dell’ente), del Casino Sociale, del Palazzo S. Massimo, dell’ex Seminario Regionale, del complesso S. Nicola della Palma. L’obiettivo è quello che persegue da anni il Comune di Salerno: l’abbattimento dei fitti passivi che, fino a due anni fa era di poco superiore al milione d’euro l’anno. Che si è ridotto meno del 20% in questi ultimi 24 mesi e che bisogna ulteriormente sfrondare.

Da qui la decisione di utilizzare parte di quel patrimonio immobiliare dell’Ente di via Roma che resta inalienabile in pubbliche aste “per effetto di vincoli su di essi gravanti o comunque da mantenere in proprietà in ragione di peculiarità storiche e artistiche”. A questo punto, nell’atto approvato lo scorso 24 novembre dalla Giunta comunale con indirizzo “all'ufficio Patrimonio incardinato nel Servizio Appalti Contratti Assicurazioni per la redazione di un piano d’utilizzo degli immobili di proprietà comunale”.

Un piano di riordino, con attenzione a tutte le sedi distaccate che ancora restano bloccate in immobili in locazione. Tra questi, ad esempio, alcuni uffici di manutenzione del settore edilizia scolastica che sono dislocati presso la scuola Matteo Mari. Giusto per citarne alcuni. Nella categoria dei fitti passivi, comunque, c’è da tener conto anche degli uffici giudiziari e delle scuole materne. Proprio i primi incidono in modo robusto all’esborso annuo del Comune per i fitti passivi. Basti pensare ad esempio, che per i soli uffici della Fallimentare, in via Papio, l'Ente paga un fitto di 41.835 euro. In questo caso, però, c’è solo da attendere l’entrata in funzione, previo completamento, della Cittadella Giudiziaria. 

 

anro