Bufera nella maggioranza, Mimmo Ventura, uno dei fedelissimi della gestione De Luca chiude con i Progressisti e si dichiara indipendente. La decisione questa mattina, al termine di un incontro infuocato con il dirigente Suap Alberto Di Lorenzo e l’assessore all’Annona, Dario Loffredo. Tanto bollente da far saltare i nervi ad uno dei consiglieri più anziani del Comune di Salerno, secondo solo di qualche mese all’assessore Nino Savastano. Un faccia a faccia forte, sulla gestione degli spazi cittadini per gli ambulanti e con una chiamata all’ordine per il consigliere che non è stata affatto gradito. In pratica, il terzo piano di Palazzo Guerra ha poco da mettere il naso in quello che fa il secondo.
Da qui l’esplosione di Mimmo Ventura che ha subito inviato al sindaco Napoli e al presidente del Consiglio Ferrara la sua volontà di rendersi “inderogabilmente” indipendente dal gruppo dei Progressisti. Il tutto anche a conferma di un clima non semplice da qualche giorno nelle stanze delle commissioni, anche in relazione alle ultime decisioni prese dai piani inferiori (guarda qui). Inutili i tentativi di calmare gli animi anche da parte del sindaco Napoli che aveva mandato a chiamare Ventura al terzo piano, ricevendone un secco rifiuto. Per tutta risposta, invece, la richiesta protocollata di “indipendenza” nel centro sinistra del Governo cittadino. In pratica, la minaccia di essere una vera e propria mina vagante. "Ho sempre, nell'ambito della mia azione politica, privilegiato l'attenzione verso i più deboli; ho visto l'impegno politico come un mezzo per la risoluzione di problemi per la gente comune. - afferma il consilgiere sui social - Non mi sembra assolutamente giusto che la città di Salerno sia selvaggiamente occupata da venditori di tutte le specie per di più non autorizzati e nessuno fa niente per risolvere il problema. Poi, venditori di caldarroste che chiedono regolare permesso non vengano autorizzati: ecco la ragione della mia scelta".
La causa scatenante la vendita di caldarroste, con la stessa consentita a soli tre ambulanti in tutta Salerno. Da qui una successiva istanza inviata al sindaco Napoli, all’assessore all’Annona Loffredo e al dirigente Di Lorenzo, con richiesta esplicita del motivo della decisione di non rilasciare “autorizzazioni temporanee alla vendita di caldarroste, visto che sono state già rilasciate regolari autorizzazioni ai venditori: palloncini, zucchero filato; libri, giocattoli, abbigliamento; pannocchie”. Da qui la richiesta “che vengano autorizzati ad horas, tutti i richiedenti a vendita di caldarroste”.
Antonio Roma