Sull’ipotesi azzeramento per la successiva rimodulazione dei pass sosta per le forze dell’ordine si era subito dichiarato contrario. Non per partito preso ma, proprio perché di parte, conosce bene l’utilizzo delle vetture di servizio. E Donato Pessolano, vice presidente della commissione “Mobilità” a distanza di 24 ore dalle ipotesi avanzate dall’assessore spiega le proprie ragioni. «Non si tratta di partito preso. – afferma – Se il Comune ha intenzione di fare una rivisitazione di quelli che sono i parametri di concessione dei pass agevolati per le forze dell’ordine, lo faccia tenendo conto alcune peculiarità. Molto spesso, le vetture di servizio non sono quelle usuali, quelle tipiche cui siamo abituati tutti. L’auto di servizio, in alcuni casi, diventa proprio la vettura personale dell’agente. Dipende dai corpi e dai casi specifici. Ecco perché affermo che se rimodulazione deve essere fatta, magari anche di concerto con i vari corpi. In modo da sapere quanti e quali siano le macchine di servizio tipiche usate e quanti quelli con vetture ordinarie». Insomma, una sorta di cernita da farsi in collaborazione proprio con le forze dell’ordine, contemplando le esigenze sia dell’una che dell’altra categoria. Insomma, il percorso per la rimodulazione dei pass speciale di sosta inizia con non poche difficoltà.
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