Il Cimitero di Brignano al collasso, servono altre fosse

Il direttore Di Popolo in commissione Urbanistica spiega che è necessario allargare il Monumentale

Mancano i servizi, Sorrentino avanza l’ipotesi di una società mista. Il sogno: recuperare la Chiesa Madre

Salerno.  

“Nell’attesa del nuovo Monumentale, bisogno allargare il cimitero di Brignano”, pensieri e parole del direttore dei servizi cimiteriali Filomeno Di Popolo questa mattina in audizione nella commissione Urbanistica presieduta da Luca Sorrentino. E’ stata una corposa relazione quella di Di Popolo al cospetto dei commissari, enunciando le emergenze del Monumentale cittadino, praticamente al sold out delle presenze. Servono almeno 3000 nuove fosse per sopperire alle richieste, vista la media di circa 1700 decessi l’anno. In pratica, bisognerebbe accelerare l’iter espropriativi dei terreni già individuati dall’amministrazione comunale per l’allargamento.

Nei prossimi giorni, il direttore Di Popolo intenzionato ad avviare un censimento delle fosse cimiteriali. Non solo, con l’emergenza che investe anche la Sala Mortuaria, quella del commiato, con il solaio della stessa che presenterebbe delle pericolose infiltrazioni. E dulcis in fundo resta aperto il problema dell’agibilità della Chiesa Madre, ormai in stato d’abbandono da anni. Il sogno, ricorrente, è quella di recuperarla al culto, almeno domenicale. Ma altro punto dolente sono i servizi, anche al pubblico, con il personale praticamente ridotto all’osso. Ma altro tallone d’Achille sono anche i servizi, non sempre adeguati alle esigenze.

Da qui l’ipotesi avanzata dal presidente Sorrentino della costituzione di una sorta di società mista di servizi. Una proposta che porterebbe ad un efficientamento di costi e ricavi oltre che miglioramento degli stessi servizi. Un’ipotesi che sembra aver lasciato il segno, anche nello stesso Di Popolo. A conti fatti, si tratterebbe di una società che dovrebbe essere composta di almeno 9 seppellitori, 6 impiegati amministrativi oltre ad altrettante guardie giurate. Ma resta un’ipotesi su cui lavorarci in futuro con l’immediato che riguarda una serie di peculiarità in cui è necessario intervenire con urgenza. 

 

Antonio Roma