Il presidente della Campania Vincenzo De Luca e i consiglieri Luca Cascone, Nello Fiore, Vincenzo Maraio e Franco Picarone sarebbero in una condizione d’incompatibilità con il Consiglio regionale. Il tutto, secondo la cellula pentastellata salernitana del Rousseau si sarebbe scatenato grazie al rinvio a giudizio per il processo sulla variante di 8 milioni d’euro di Piazza della Libertà. Il presidente e i 4 consiglieri, che fanno parte della robusta pattuglia dei 26 rinviati a giudizio si ritroverebbe in una sorta di conflitto d’interesse con la loro posizione regionale ed il procedimento giudiziario che andrà ad avviarsi il prossimo 13 marzo. «Sussiste un palese conflitto d’interessi dei detti amministratori a rivestire le cariche regionali. – scrivono gli attivisti pentastellati salernitani – Un conflitto in quanto la Regione è titolare di competenze in materia d’urbanistica e governo del territorio non solo amministrative ma anche legislative. Si tratta di una situazione di palese conflitto d’interessi».
Per questa ragione il gruppo del JJ Rousseau ha inviato formale diffida al presidente del Consiglio Rosa D’Amelio a convocare ad horas l’assise regionale per dichiarare l’incompatibilità di De Luca e dei quattro consiglieri regionali. «La loro permanenza in carica viola non solo il principio costituzionale ex articolo 122, ma anche i principi della legge numero 164 del 2005 per una serie di motivi. – riprendono - In primo luogo per la sussistenza di una causa d’incompatibilità “in caso di conflitto tra le funzioni svolte dal Presidente o dai consiglieri regionali ed altre situazioni, suscettibile anche in relazione a peculiari condizioni delle regioni, di compromettere il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione ovvero il libero espletamento della carica elettiva». Non solo con il gruppo 5 Stelle salernitano che ha avviato un’attività di monitoraggio sugli atti regionali. «Il gruppo sta verificando tutti i provvedimenti in materia urbanistica e quant’altro interessi il governo del territorio, emessi dalla regione e le nomine fatte dal De Luca, che riguardano questa materia».
anro