A meno di sette giorni dalla chiusura programmata dell’agenzia 14 di Matierno nessuna risposta da piazza Amendola. Alcuna convocazione di tavoli di confronto con le Poste Italiane e nemmeno con il comune di Salerno, che pure aveva richiesto convocazione urgente al prefetto Malfi. Questa mattina il Nuovo Comitato di Quartiere Matierno ha consegnato ufficialmente i fogli della petizione con circa un migliaio di firme da parte dei residenti della frazione collinare contro la chiusura della succursale dell’ufficio postale.
Ma anche un sollecito per la convocazione di quel famoso tavolo di confronto presenziato dai vari componenti di Poste Italiane regionali, come il direttore di filiale di Salerno, Basilio Mancuso, il direttore della gestione operativa Placido Ascione, oltre il sindaco di Salerno e le rappresentanti sindacali di categoria. Nell’attesa i residenti sono pronti a mettersi all’opera per quelle che saranno una serie d’iniziative di protesta non violenta da mettere in pratica in questi giorni. Tanto che già nella giornata di domani i rappresentanti dell’associazione sarà in riunione per decidere le prossime strategie.
Sit in davanti all’agenzia di Matierno ma anche in quella di Fratte, dove tutti sarebbe di fatto spostati, secondo la circolare interna delle Poste Italiane, con la chiusura della succursale della frazione collinare. Residenti, quelli abili e arruolabili, sono pronti a scendere in piazza per difendere l’ufficio postale, ultimo avamposto sociale restato a Matierno che, di fatto, si ritroverebbe cancellata dal resto della città. E proprio quest’ultimo baluardo sociale sono pronti a difendere i residenti della frazione collinare salernitana.
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