Mentre la città di Salerno si sta addobbando per l’undicesima edizione di Luci d’Artista, volano dell’economia salernitana, s’interroga la Feneal Uil. In particolare il segretario provinciale Patrizia Spinelli che in modo critico mette il dito nella piaga delle opere pubbliche che restano ancora al palo nel territorio comunale. «L’iniziativa illuminerà, però, una città che resta nel buio più pesto dal punto di vista dei livelli occupazionali non solo del comparto edile che deve fare i conti con il continuo restringimento delle possibilità di lavoro a causa di una crisi di settore che colpisce ormai anche le grandi aziende», commenta la segretaria Spinelli.
Il tutto mentre si annunciano interventi robusti di finanziamenti, circa un miliardo d’euro, che giungerà dal patto per la Campania stipulato tra Regione e Governo. «Intanto, i cantieri non aprono, ed anche le opere nell’attesa da anni di essere ultimate sono desolatamente al palo. – riflette criticamente la Spinelli - Né si avverte il bisogno di fare il punto della situazione con i rappresentanti dei lavoratori che vengono sistematicamente bypassati nella frenetica corsa ad apparire sui giornali e a fare passerella nelle tv locali da parte di politici ed amministratori». Da qui la proposta di un monitoraggio certosino delle opere i cui cantieri possono aprire da subito. Un elenco di priorità da mettere subito in pratica e in completa sinergia fra le istituzioni.
«E’ indispensabile riprendere il dialogo nelle sedi istituzionali (a cominciare dal Comune e dalla Provincia di Salerno) per definire fin da subito una road map delle cose possibili, un elenco di priorità sulla base del quale provare a fare sintesi e, soprattutto, ad attivare percorsi concreti per arrivare all’attivazione di cantieri. – riprende il segretario provinciale - Nelle prossime ore la Feneal Uil chiederà formalmente a Comune e Provincia di Salerno di convocare le organizzazioni sindacali di categoria dell’edilizia per avviare una ricognizione delle opere finanziate o iniziate e mai terminate che risultano inspiegabilmente ferme. Non è più possibile continuare ad assistere allo spettacolo di una città e di una provincia che non riescono a venire fuori da una crisi impietosa, nonostante miliardi d’euro disponibili ma mai impiegati e realmente spesi».
Redazione
