Il presidente dell'autorità portuale Andrea Annunziata, presente questa mattina al molo Tre Gennaio dove si sta svolgendo lo sbarco dei 1048 migranti recuperati nei giorni scorsi dalle acque del Mediterraneo, ha commentato duramente la situazione nella quale si trova il porto di Salerno. “E' evidente che con gli sbarchi problemi se ne creano sempre – ha precisato Annunziata - l'emergenza è però eccezionale, il problema è enorme e certamente non lo possiamo risolvere noi, noi dobbiamo solo cercare di attenuare quanto più possibile le problematiche che derivano da uno sbarco” . Su come incidano poi questi sbarchi sull'economia salernitana il presidente è certo: “ dato che il molo Manfredi non può accoglierli, non solo perchè i fondali non sono sufficienti per navi come queste, ma anche perchè è un polo dedicato alle crociere, è ovvio che dobbiamo cominciare a capire come fare per il futuro, nel commerciale infatti si crea un ulteriore problema che è quello di tenere le navi che devono consegnare i container in rada, un problema per la nostra economia – chiosa il presidente dell'autorità portuale - le merci arrivano e partono se le navi restano in rada un giorno per favorire queste operazioni si crea un effetto domino, non è detto che qualche armatore presto abbandoni il porto di Salerno.
Io ho sempre detto solidarietà, siamo pronti ad accogliere questi poveri disgraziati che vengono da aree di guerra, ma è una solidarietà che va divisa in maniera equilibrata con tutti i porti italiani, non è possibile che siamo i più vicini e i più efficienti e si fermino tutti qui, gli altri porti del meridione hanno gli stessi problemi”. Nel suggerire come risolvere questa situazione Annunziata è stato perentorio: “la cosa da fare è dividere in maniera equilibrata il problema, poi sono i vertici europei che dovranno affrontare questa piaga. Gli sbarchi vengono distribuiti dal ministero dell'interno, si decide tutto a Roma, se oltre la metà di quelli che sbarcano oggi vanno nelle regioni del nord basterebbe far fare una nottata di viaggio in più alla nave per arrivare a Genova direttamente. Che facciamo a Genova arrivano crociere e merci e qui crociere e merci e purtroppo poveri disgraziati? Dividiamoci il problema in attesa che chi governa il mondo possa prendere decisioni molto più sensate”.
Sara Botte