Si è tenuta martedi 12 marzo, presso l’Azienda Semiorto Sementi s.r.l. di Sarno, partner di progetto, la riunione di coordinamento del gruppo operativo costituito nell’ambito dell’intervento progettuale “Canaseme” finanziato dalla Regione Campania a valere del PSR - Misura 16, Sottomisura 16.1.2 - “Sostegno ai GO del PEI per l’attuazione di progetti di diffusione delle innovazioni nell’ambito del rafforzamento dell’AKIS campano - Focus Area 2°”.
Obiettivo del progetto è la definizione di un’agrotecnica appropriata alla produzione di semente di canapa industriale e il miglioramento dei requisiti tecnologici del seme mediante l'applicazione di tecnologie innovative.
All’incontro hanno partecipato tutti i partner afferenti al gruppo operativo di progetto sotto il coordinamento del responsabile tecnico scientifico, Domenico Cerrato del CREA di Caserta , in particolare: Azienda Semiorto Sementi S.r.l., Impresa agricola Paolo Mancuso, con il ruolo di capofila, il CREA Cerealicoltura e Colture Industriali con il laboratorio Caserta, ISAFOM di Portici in rappresentanza del CNR di Napoli, i Dipartimenti di Fisica e di Biologia dell’Università di Napoli “Federico II”, la CERERIS azienda agricola di Procacci Francesco, l’Ente di Formazione I.R.Fo.M. e l’Organismo di Consulenza Projenia SCS.
L’incontro operativo ha posto un importante tassello per la progettazione esecutiva degli interventi in termini di aggiornamento del cronoprogramma di attività e definizione del piano di comunicazione finalizzato non solo alla divulgazione dei risultati progettuali ma anche e soprattutto all’attivazione di processi partecipativi tra imprenditori agricoli, industria sementiera, tecnici, ricercatori, produttori ed istituzioni della Regione Campania.
"Il progetto “Canaseme” infatti mira a valorizzare la valenza ambientale della canapa, da un lato, e a modernizzare il processo produttivo regionale fermo agli anni 60 del secolo scorso. Nella riorganizzazione di questo processo, oltre ad aggiornare le conoscenze agronomiche della filiera sarà necessaria un’attività di produzione di seme di varietà italiane, meglio adatte agli areali locali, rispetto alle varietà estere, largamente impiegate in Italia. Obiettivo al quale si tende, grazie all’implementazione delle sperimentazioni, è colmare il gap tra seme annualmente impiegato e seme certificato prodotto in Italia, determinante per avviare una moderna filiera della canapa italiana, al momento deficitaria rispetto ai fabbisogni", come spiegano i promotori dell'iniziativa.
In questo progetto, a carattere multidisciplinare, si intende pertanto valutare l'interazione di fattori agronomici sulla produzione di semente, ottimizzare la raccolta, migliorare la tecnologia del seme, applicare tecniche innovative a basso impatto ambientale (campi magnetici statici, microtomografia a RX), per migliorare germinabilità, sanità e conservazione nel tempo.
Obiettivo ultimo da raggiungere entro giugno 2025 sarà integrare le innovazioni tecniche ed organizzative sviluppate in un nuovo modello di filiera, coerente con gli obiettivi europei di sviluppo sostenibile.