Quest'anno le famiglie della provincia di Salerno spenderanno circa 314 milioni di euro per le festività natalizie: a rilevarlo è l’indagine curata dal Centro studi FeNAILP.
Nella provincia di Salerno, secondo le stime, saranno spesi 298 milioni di euro per servizi e prodotti tipici del Natale: un dato che rappresenta poco più della metà di quello regionale che si attesta complessivamente a 638 milioni. Dei 314 milioni di euro che verranno spesi in provincia di Salerno, 236 mln saranno in prodotti alimentari e bevande.
"Dall’analisi elaborata dal nostro Centro Studi - afferma il presidente Sabato Pecoraro - è emerso come e quanto, le festività natalizie siano importanti per l’intero settore mercantile, da sempre traino fondamentale dell’economia della nostra provincia. Desidero ricordare - continua Pecoraro - la campagna che la nostra federazione sta portando avanti con un solo comune denominatore: “Usa la testa compra nella tua città” , quello di favorire il rilancio dei negozi di vicinato e delle attività artigianali".
Il Natale incide per un terzo sul totale degli artigiani
Un addetto su tre lavora in settori collegati a prodotti e servizi natalizi. Dai dati, infatti, emerge chiaramente quanto le festività natalizie siano importanti per gli artigiani. Il peso sul totale dell’artigianato degli addetti impegnati in prodotti e servizi tipici del Natale è pari al 37,4% nel salernitano (57/ma posizione in Italia). In Campania il dato è pari al 42,4%, dato superiore alla media nazionale (34,8%).
Pecoraro: necessario sostenere le attività locali
Ora più che mai, afferma Pecoraro, bisogna sostenere le attività locali, messe in ginocchio dal caro bollette, dalla crisi e dalla concorrenza dell’online. I prodotti del nostro territorio hanno una qualità eccellente. In una logica di promozione, di valorizzazione del 'Made in Italy' e di rilancio dell’economia territoriale, invitiamo i consumatori salernitani ad acquistare produzioni locali. In questo momento è fondamentale preferire le prelibatezze tipicamente nostrane, non solo per un discorso di qualità alimentare, ma anche per contribuire, a partire da un piccolo gesto, quale l’acquisto di un regalo o di un dolce, al rilancio della nostra economia, del nostro artigianato e delle nostre medie e piccole imprese.