Chiusure nei festivi, Fenailp scrive al premier Conte

La protesta dell'associazione di categoria che teme altri vantaggi per il commercio online

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Salerno.  

Il presidente di Fenailp Sabato Pecoraro ha inviato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte una richiesta per evitare la chiusura totale dal 24 dicembre al 6 gennaio. "Tale Decreto sarebbe una vera catastrofe per l’economia italiana nel periodo più produttivo dell’anno. La decisione riguarderebbe soltanto il commercio tradizionale e non toccherebbe minimamente il commercio on-line che durante questi periodi di lokdown ha registrato un aumento significativo delle vendite pari all’81% in più rispetto al 2019, secondo i dati indicati da Nielsen e, anche se in questa seconda fase le restrizioni sono state allentate, gli acquisti on-line rimangono una tendenza in crescita", si legge nella missiva indirizzata al premier.

"Le continue decisioni relative al cambio dei colori delle regioni, allo spostamento fra comuni, all’aumento dei contagi e alle chiusure degli esercizi commerciali, hanno solo creato un grande disorientamento nei consumatori che ha avuto come risultato una accelerazione dello shopping e il conseguente assembramento in molti centri delle maggiori città italiane, assembramenti che hanno preoccupato i virologi e di conseguenza il Governo.  Forse sarebbe stato sufficiente, in tali giorni, aumentare la presenza dei controlli in strada. E’ doveroso, da parte nostra, sottolineare,  a difesa di tutti i commercianti,  che gli stessi hanno pedissequamente rispettato tutte le indicazioni dettate in questi mesi dagli organi competenti per il rispetto del distanziamento, impegnando anche risorse economiche per l’adeguamento delle proprie attività e gli aiuti finora erogati dal governo, sono stati assolutamente  insufficienti a colmare, sia le risorse impegnate che le perdite ormai incalcolabili di tutti i settori dell’economia", aggiunge Pecoraro.

Non solo. “Nella mia qualità di presidente della Federazione Nazionale Autonoma Imprenditori e Liberi Professionisti  - conclude Pecoraro - le manifesto, anche a nome di tutti gli associati, le nostre forti preoccupazioni che il provvedimento di chiusura totale possa scatenare tensioni di difficile contenimento in considerazione che da sempre il periodo 24 dicembre-6 gennaio è il più produttivo dell’anno. Pertanto, la invito vivamente a rivedere e di modificare l’eventuale provvedimento di chiusura totale, consentendo, agli operatori del commercio, dell’artigianato, del turismo e dei servizi di poter svolgere, regolarmente, la propria attività, prevedendo l’affiancamento di un adeguato controllo delle forze dell’ordine che possano disciplinare e controllare la corretta applicazione delle norme di distanziamento e di sicurezza sanitaria dei consumatori".