"Sarà un New Deal, con un nuovo piano di riforme economiche e sociali, il post emergenza Covid-19, come negli Stati Uniti nel 1930. Tutti insieme, però, ce la faremo”. È una riflessione ampia ed articolata quella di Luigi Snichelotto e Laura Patrizia Cagnazzo, partner McDonald’s per le province di Salerno e Potenza, sulla grave crisi economica e sociale generata dal distanziamento sociale e dall’emergenza sanitaria globale provocata dalla pandemia Coronavirus.
Responsabilità, coscienza etica e la necessità di una visione strategica per la fase di rilancio del Paese e dell’impresa, per evitare il crollo dell’economia e del prodotto interno lordo. Soprattutto, però, è un messaggio che invita alla speranza, che apre scenari su orizzonti futuri e delinea le trasformazioni sociologiche in atto, anche nei processi aziendali. Al centro, come sempre, le persone e la necessità, avvertita in maniera ancora più intensa, della solidarietà sociale a favore della dignità umana e delle fasce deboli.
"Siamo tutti molto motivati perché siamo sicuri che usciremo in maniera brillante da questa impasse, tutti insieme e saremo più forti di prima, perché l’essere umano ha capacità di adattamento enormi. Siamo abituati a fronteggiare emergenze con abilità di reazione. Stiamo sperimentando conference call e smart working e questo ci condurrà ad una riflessione molto profonda e positiva – sottolinea Luigi Snichelotto - Con questi strumenti di comunicazione circa 8-9 milioni di individui potrebbero mutare il loro approccio quotidiano al lavoro. Non solo organizzazioni aziendali, ma anche altre realtà, come l’universo scuola, con l’attivazione di piattaforme per la didattica a distanza. È un cambio radicale di prospettiva e di approccio, che ci permette di restare in contatto con i nostri normali interlocutori attraverso l’innovazione tecnologica ed informatica. Supereremo questa fase, perché ogni volta che il nostro Paese è stato chiamato a dare prova di sé, lo ha sempre fatto con grande volontà di riscatto. Abbiamo la possibilità, il talento e l'energia. Le aziende dovranno fare i conti con questa ripartenza, in una condivisione che tutti dobbiamo sostenere".
Coesione sociale e condivisione del percorso, quindi, in linea con i decreti sia nazionali che regionali che verranno emanati, nel rispetto dei protocolli a salvaguardia dell'individuo: "Siamo sereni - insistono - è chiaro che sarà un’attività a ripresa progressiva".
Stili di vita e visioni aziendali che si trasformano e si innovano con l’obbligo del distanziamento sociale, ma non si ferma l’attività a sostegno delle fasce più deboli, da sempre perseguita dalla coppia di imprenditori, ancora una volta in campo al fianco delle istituzioni. "È ancora più significativo continuare a farlo in questa fase di emergenza, in ambito nazionale, al fianco della Fondazione McDonald’s, sostenendo il progetto a favore della Lombardia e in tutti i territori dell’Italia più colpiti dalla pandemia nella battaglia contro il coronavirus. Sempre a livello nazionale ciascuno di noi ha cercato di dare una mano nell'allestire pasti e consegnare derrate alimentari. Noi, nel nostro piccolo, a Salerno e a Potenza abbiamo pensato di dare sostegno alle istituzioni locali, ad alcune amministrazioni ed associazioni dedite alla solidarietà. Abbiamo rinnovato il nostro sostegno, ma questa azione, frutto della nostra volontà, credo debba rimanere riservata e privata. Attiene alla nostra sfera privata e personale, alla nostra sensibilità. In questi momenti gli altri devono diventare il punto di riferimento delle nostre esistenze. In questo credo moltissimo", aggiunge Laura Patrizia Cagnazzo.
Serve dunque guardare con fiducia e ottimismo al prossimo futuro: "Libertà intellettuale, ma anche fisica, che in questo momento ci rende più forti e più consapevoli anche dei bisogni degli altri. È da metabolizzare quanto sia un bene prezioso in questa emergenza. In uscita sarà essenziale la condivisione del percorso e dei decreti", evidenzia Laura Patrizia Cagnazzo.
"L'essere umano è timoroso del futuro, si pensi al viaggio verso l'ignoto di Ulisse che è metafora di questa paura atavica. Nel futuro dobbiamo guardare con positività - sostiene Luigi Snichelotto - nella prospettiva di ritornare a vivere la quotidianità liberi e felici. Speriamo di condividere con le persone più bisognose d'aiuto, particolarmente sofferenti, in questo momento. Prendo a prestito una frase che è rimbalzata nei giorni scorsi sui media, “all together we can”. Tutti insieme ce la faremo".