Sarà una stagione difficile per il comparto castanicolo della provincia di Salerno e questa volta non per colpa del cinipide galligeno, l’insetto asiatico che per anni ha devastato i castagneti di vaste aree della provincia. E’ il clima a pesare sulla produzione, a causa del freddo nel periodo della fioritura.
"In Campania la produzione sarà a macchia di leopardo - spiega Roberto Mazzei, consulente per la castanicoltura di Coldiretti - stimata intorno al 40% rispetto alla fase pre-cinipide. La lotta biologica sta funzionando con tassi di parassitizzazione oltre l’80-90% in quasi tutti gli areali. Quest’anno, invece, rischiano di compromettere la produzione i fattori climatici che - in conseguenza di forti escursioni termiche, piogge e freddo primaverili - hanno limitato o ritardato la fioritura".
Coldiretti Salerno sta monitorando la situazione nelle varie aree della provincia. "Per il Marrone di Roccadaspide igp - conferma il direttore Enzo Tropiano - la produzione sarà intorno al 40-50% rispetto al periodo pre-cinipide. Funziona la lotta biologica e ci aspettavamo una ripresa dei quantitativi, invece la situazione resta difficile a causa del clima soprattutto nel Vallo di Diano con una produzione che sarà inferiore al 30% e in Costiera amalfitana e sui Monti lattari con ricci molto piccoli e in forte ritardo. La produzione si presenta , invece, quasi normale sui Monti Alburni nell’area di Sicignano e Petina e lungo i Picentini nella zona di Acerno, Giffoni Valle Piana e San Cipriano Picentino. Questo è sicuramente il dato più confortante", conclude Tropiano.