In migliaia in corteo per difendere la Treofan: "Salvatela"

Sindacati, studenti, associazioni e amministratori in marcia per l'impianto acquisito dalla Jindal

Battipaglia.  

In migliaia stamattina hanno sfilato per le strade della Piana del Sele. Obiettivo: tenere alta l'attenzione sulla Treofan, lo stabilimento di Battipaglia il cui futuro appare particolarmente incerto dopo l'acquisizione da parte del colosso indiano Jindal. Presenti sindaci e amministratori non solo del comune guidato da Cecilia Francese ma anche di altri centri della provincia di Salerno, studenti, parlamentari, associazioni e soprattutto sindacati. Ma, grazie alla campagna di solidarietà lanciata da Potere al popolo, in tanti - da ogni parte d'Italia - hanno partecipato idealmente alla marcia postando una foto per dire no alla chiusura dell'impianto: dalle addette al servizio pulizie Unisa dell’Università di Salerno agli operai della Bekaert di Figline Valdarno, fino all'ex Alma Viva di Roma oltre ad un gruppo di lavoratori in rappresentanza della città di Civitavecchia.

"Jindal è uno dei maggiori gruppi industriali su scala internazionale. Non ha certo bisogno di ulteriori concessioni da parte dello Stato o di soldi pubblici che ha già incassato nelle molteplici attività industriali che già detiene nel nostro Paese - commenta Davide Trezza, coordinatore di Potere al Popolo Salerno -. E’ il momento in cui il Governo deve fare la sua parte. La lotta deve avanzare senza timore e il Governo deve mettere Jindal davanti alle sue responsabilità. Non ci impressionano le passerelle politiche e non abbasseremo la guardia".

Il sindaco Cecilia Francese ha invitato tutti a tenere alta la guardia, ravvisando al contempo la singolarità di una chiusura di uno stabilimento che aveva ordinativi e commesse. Il sospetto, dunque, è che la Treofan di Battipaglia possa essere vittima di quella che è stata definita senza mezzi termini "una speculazione". Dal palco, nuovo appello al ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio a partecipare al tavolo in programma al ministero il prossimo 24 gennaio.