Il Tar sulla chiusura dei Mercatini di Natale

Buongiorno Italia pronta al ricorso per ottenere la sospensiva, dal Comune: «Atto dovuto e giusto»

Salerno.  

Buongiorno Italia pronta a presentare un ricorso d’urgenza al Tar di Salerno contro l’ordinanza di revoca dell’aggiudica del Comune di Salerno. Un provvedimento d’urgenza, con relativa sospensiva, che potrebbe “salvare” l’esposizione fino alla chiusura naturale del bando previsto per dopo l’Epifania. Guerra a colpi di carte bollate, dunque, con l’associazione torinese decisa ad ottenere la tanto attesa sospensiva e bloccare l’esecuzione dell’ordinanza comunale emessa dal direttore del Settore Attività Produttive, Alberto Di Lorenzo. «Avevamo chiesto ben prima dell’avvio dell’esposizione il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico. – ha affermato Di Lorenzo – Così com’è nella prassi con inviti procrastinati dalla stessa associazione. Un invito che abbiamo fatto anche dopo l’arrivo della necessaria certificazione antimafia, senza ricevere alcuna risposta da parte di Buongiorno Italia che continua a rinviare i pagamenti».

Insomma, secondo il Comune di Salerno le richieste da via Roma erano state fatte nei tempi dovuti, anche oltre. La parziale difesa che arriverebbe dall’associazione torinese è che non sarebbe stato quantificato il dovuto proprio mentre dal Comune si passava a passi ufficiali. «Lo scorso 20 dicembre ho inviato via pec una diffida all’associazione torinese chiedendo il pagamento della relativa Tosap. – riprende Di Lorenzo – A questo punto dopo la pausa natalizia e resoci conto che nulla era stato pagato, abbiamo invitato la Municipale al rispetto dell’ordinanza comunale». Che sul Lungomare, nel tratto da piazza Cavour all’intersezione di via Velia, non era stata ancora eseguita, con i Mercatini che hanno continuato indisturbati l’esposizione. «Bisogna chiederlo ai vigili urbani perché non hanno eseguito l’ordinanza», ha affermato in chiusura lo stesso Di Lorenzo. Un’ordinanza che, secondo alcuni, dovrebbe essere eseguita già nella giornata d’oggi, sempre che non intervenga il Tar. 

 

anro