Per il ramo edilizio la crisi non è ancora superata. Si prospetta un 2017 caratterizzato dal calo dei bandi di opere pubbliche a causa del trend negativo tra gennaio ed agosto di quest’anno. A tutto ciò si aggiunge il permanere di un clima particolarmente difficile nelle relazioni con il circuito del credito.
Sono queste le premesse del flusso in uscita delle imprese edili dal mercato con circa duemila cessazioni nel periodo gennaio-giugno 2016. Il comparto risentirà nei prossimi mesi del forte calo dei bandi di opere pubbliche, che fa seguito alla crescita sostenuta osservata nel 2015. Secondo i dati del Cresme, le opere bandite tra gennaio e agosto sono diminuite, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 40,5 e del 25,6 per cento, rispettivamente, in numero e in valore”. Ne consegue che “in tale contesto prosegue il processo di uscita dal mercato delle imprese di costruzioni. Nei primi 6 mesi dell’anno in corso sono cessate 1.954 aziende, in linea con l’andamento osservato nel primo semestre del 2015.
Redazione