Picchiò la moglie e sparò al figlio minore, patteggia la pena

Il 46enne, che il giorno di Natale di tre anni, colpì di striscio il giovane dopo una lite in casa

Nocera Inferiore.  

Ha patteggiato per una pena di 2 anni, il 46enne che il giorno di Natale picchiò la moglie e sparò al figlio minorenne, dopo una lite innescata da futili motivi. L'uomo, A.A., fu tratto in arresto dai carabinieri il 25 dicembre del 2013, dopo una telefonata dei vicini che avevano allertato le forze dell'ordine per aver sentito alcuni spari provenire dalla strada. La ricostruzione effettuata dagli inquirenti parla di un litigio scoppiato dopo che l'uomo era rientrato a casa da una battuta di caccia. La richiesta del figlio di farsi accompagnare ad una cerimonia, rappresentò la goccia che fece traboccare il vado, con la moglie che tentò di evitare che l'uomo si scagliasse contro il figlio.

Sia la donna che il ragazzo, per scappare alla furia del 46enne, cercarono una via di fuga in strada, ma l'uomo imbracciato il fucile da caccia li raggiunse esplodendo due colpi che colpirono di striscio il figlio. Solo l'intervento di un vicino che consentì ai due di entrare in casa, e quindi di trovare riparò, ha evitato che tutto si trasformasse in tragedia. Secondo le testimonianze dei vicini, spesso si verificavano episodi di violenza all'interno di quell'appartamento. La donna, in seguito a questa lite riportò diverse contusioni, mentre il figlio, colpito di striscio da un proiettile esploso dal fucile, fu medicato alla testa e alle gambe. L'uomo, quindi, fu arrestato dai carabinieri in flagranza, mentre era in casa. Nell'udienza di convalida del gip, fu scarcerato e gli furono dati i domiciliari, visto che le indagini effettuate dagli inquirenti avevano evidenziato come i colpi esplosi non erano per uccidere. L'accusa, quindi, mutò da tentato omicidio a lesione.  

Redazione Salerno