Telecamere contro i vandali al Parco del castello di Mercato San Severino. “L’impianto – spiega il sindaco Giovanni Romano – è costituito da otto telecamere, collegate all’area C.E.D. (Centro Elaborazione Dati) della sede municipale. Questo sistema di vigilanza ci consente di controllare una cospicua porzione dell’area archeologica, al fine di garantire le attività di prevenzione contro atti di vandalismo. Si tratta di un primo intervento perché, di seguito, provvederemo ad ampliare il sistema, raggiungendo una copertura totale”. “Il Parco Naturalistico Archeologico – prosegue il primo cittadino – è ormai un attrattore per i flussi di turismo culturale nazionale ed è saldamente inserito nei circuiti di turismo scolastico regionale. Sono questi i risultati di un’attenta azione amministrativa che ha puntato sulla risorsa “Castello”, acquisendolo in primo luogo al patrimonio comunale, ottenendone il riconoscimento regionale e, avviando, attraverso i finanziamenti ottenuti, interventi di restauro conservativo e di sistemazione dell’area.”
“In questo periodo – prosegue il primo cittadino – di concerto con il L.E.A. (Laboratorio di Educazione Ambientale), diretto da Giuseppe Rescigno, stiamo accogliendo numerose scolaresche che hanno fatto richiesta di una visita didattica guidata al Parco Archeologico e al Museo virtuale, allocato nel Palazzo Vanvitelliano. Inoltre, sono in corso attività formative per volontari manutentori in siti con ruderi archeologici, animatori per il museo annesso al Castello e volontari guide al complesso fortificato”. “Il Castello di Mercato S. Severino – conclude Romano – è tra i più importanti episodi di architettura medievale dell’Italia meridionale ed il Parco nel quale è inserito rappresenta una grande occasione di promozione culturale e di sviluppo. Nei prossimi anni, gran parte dell’azione amministrativa riguarderà il Parco Naturalistico Archeologico Regionale del Castello dei Sanseverino. Pertanto, la messa in sicurezza dell’intera area rimane un intervento indispensabile per la salvaguardia del sito, un sistema di monitoraggio che ci consente di sottrarre l’area archeologica ad atti di vandalismo”.
Redazione