Bracigliano: inaugurato il centro cottura nella scuola Casale Manzi

Il Gruppo Radici chiede la riduzione del costo del servizio di mensa

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Bracigliano.  

Giovedì scorso, presso il plesso scolastico “Casale Manzi”, come già ampiamente annunciato, è stato inaugurato il nuovo centro di cottura per il servizio di mensa scolastica. Successivamente, presso l’Aula del Consiglio Comunale, i gestori del nuovo servizio mensa hanno tenuto una breve presentazione dell’azienda e delle nuove modalità di svolgimento ed erogazione del servizio. Incontro che, nonostante gli inviti da parte dell’Ente alla popolazione affinchè partecipasse numerosa, si è tenuto solo tra gli addetti ai lavori.

Sul punto, i Consiglieri del gruppo di opposizione “Radici”, ancora una volta hanno voluto sottolineare alcuni aspetti importanti: “Al di là della gridata propaganda social, lanciata con l’obiettivo di ottenere un numero di reazioni (i cosiddetti like) da parte di seguaci di dubbia provenienza, noi del gruppo di opposizione cerchiamo di puntare i riflettori su quelli che sono gli aspetti concreti che interessano le famiglie”.

Oltre alla rivendicazione dell’adeguamento della mensa scolastica, che trova i loro “padri fondatori” negli amministratori della precedente amministrazione targata Antonio Rescigno, i quali, attraverso apposite delibere di giunta avevano previsto l’attivazione di un centro di cottura nella scuola “Casale – Manzi”, l’attenzione deve essere rivolta, in particolar modo, sul costo dei pasti che le famiglie devono affrontare per consentire ai loro figli di affrontare il tempo prolungato.

“Lo abbiamo già detto – sostengono i componenti di “Radici” – e lo ripetiamo ancora una volta. Il prezzo di 3,50 euro a pasto era dovuto a causa della pandemia, che ha reso inadeguata la cucina precedentemente utilizzata per la mensa scolastica, costringendo così la società affidataria del servizio a trasferire in una struttura di Castel San Giorgio la preparazione dei pasti in confezioni monouso da consumarsi in classe. Poi, la nuova amministrazione comunale ha ulteriormente incrementato il costo a 4,00 euro. Dal momento in cui i pasti verranno preparati a chilometro zero, riteniamo sia opportuno abbassare il costo del servizio”.  

Una richiesta, questa, che il gruppo “Radici” perseguirà in tutte le sedi istituzionali per vedere riconosciuto questo diritto.