Le “accuse” di Lucia Scapolatiello, presidente Confindustria Turismo Salerno, circa le agevolazioni alle strutture extralberghiere, sono state solo «parzialmente condivise», dal presidente dell’Abbac, associazione dei B&B, affittacamere e case vacanze, Agostino Ingenito, che ha voluto replicare su alcuni punti, difendendo la categoria sotto inchiesta»
La querelle è tra gli albergatori e le strutture ricettive B&B, affittacamere ed altre, che secondo i primi, verserebbero al fisco assai meno di quanto dovrebbero, facendo così concorrenza sleale alle proprie imprese. Tuttavia per il presidente Ingenito, non tutte le strutture possono dirsi “sleali”. A suo giudizio, i furbetti, sono solo una piccola parte. E se la stagione appena conclusa è stata positiva per il turismo cavese, il merito è da attribuirsi anche al lavoro svolto dai bed & breakfast e dalle altre formule ricettive extralberghiere, che hanno consentito di aver un maggiore flusso turistico come non mai nella città metelliana. E ha proseguito: "Cava è stata riscoperta o conosciuta da un maggior numero di viaggiatori anche grazie all’incremento di strutture ricettive extralberghiere come i B&B, case vacanze ed affittacamere che hanno consentito di proporre soggiorni a costi più abbordabili e rispondendo ad una domanda sempre più crescente di viaggiatori che preferiscono l’ospitalità familiare".
"Le dichiarazioni della presidente Scapolatiello possono essere condivise ma vanno fatti dei distinguo quando ipotizza presenza in città di abusivismo o esercizio svolto non in regola. Contro tale modalità di attività abbiamo sempre espresso sdegno e chiesto interventi alla precedente amministrazione che snobbò le nostre proposte, tanto da non condividere neppure l’introduzione della tassa di soggiorno. Appare auspicabile che il sindaco Servalli, che detiene la delega al Turismo, possa invitarci a un incontro al fine di condividere nuove azioni per valorizzare e promuovere la città anche in periodi di destagionalizzazione e per ragionare su un piano strategico turistico cavese. Noi siamo disponibili a presentare proposte che vanno nella direzione di creare sviluppo e sinergie, pronti a proporre attività formative ed informative oltre che a condividere un monitoraggio di eventuali attività irregolari oltre a accompagnare gli operatori autorizzati con informazioni più precise in linea con le direttive nazionali. Auspico che il sindaco possa raccogliere il nostro invito per lanciare un’azione sinergica tra privati e l’amministrazione per garantire nuove opportunità turistiche per Cava".
Un vertice, dunque, con l’amministrazione Servalli, sembra doveroso, per far sì che Cava torni ad essere nuovamente quella città turistica che tutti ricordano con nostalgia.
Redazione Sa