Giffoni: mancato pagamento assistenza domiciliare a utenti disabili

La denuncia della Fp Cgil

giffoni mancato pagamento assistenza domiciliare a utenti disabili
Giffoni Valle Piana.  

La FP CGIL Salerno, in una nota inviata alla Direttrice Responsabile del Distretto Sanitario 68 Giffoni Valle Piana-Pontecagnano, Grazia Gentile, e al Direttore Generale dell’ASL Salerno, Gennaro Sosto, sottoscritta dal segretario generale Antonio Capezzuto e dai dirigenti sindacali Massimiliano Voza e Domenico Vrenna, ha richiesto il pagamento delle spettanze dovute al personale sanitario assegnato ai servizi che espletano in via diretta le prestazioni di assistenza domiciliare presso l’utente.
Capezzuto denuncia che: "Sono giunte al sindacato numerose doglianze relative al mancato pagamento al personale sanitario delle specifiche indennità dovute, in coincidenza con l’insediamento della nuova Direttrice Responsabile del Distretto, senza che siano intervenute nuove disposizioni aziendali su indennità contrattuali o che si sia espresso in merito la delegazione trattante, composta sia dalla parte pubblica che da quella sindacale. Pertanto, chiediamo di continuare a liquidare urgentemente le spettanze dovute a tutto il personale sanitario del comparto (Fisioterapisti, Infermieri, OSS ecc.) che si decida quotidianamente, con spirito si sacrifico e abnegazione, ad un settore già depotenziato e delicato come quello della Disabilità e Riabilitazione, indipendentemente dalla “denominazione” del servizio di appartenenza (“Assistenza Domiciliare Integrata”, “Disabilità Riabilitazione Protesica” ecc.), posto che tutto il personale sanitario afferente a detti servizi, secondo le disposizioni vigenti, è tenuto a recarsi presso il domicilio dell'utente nell’ambito delle funzioni richieste all’ “Unità di Valutazione Bisogni Riabilitativi” per la redazione di programmi riabilitativi e protesici>. <In assenza di urgente riscontro, considerando pure la particolarità del servizio svolto, tuteleremo in ogni sede i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, perdurando tale situazione di certo non imputabile a disponibilità economiche, stante la esiguità delle somme, ma ad arbitraria decisione, come abbiamo già dovuto notare in una recente occasione - chiosa Voza – che, in questo caso, si pone sicuramente anche fuori dal sistema delle corrette relazioni sindacali".